Alexia Trawinski a DOLOMITI CONTEMPORANEE

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Corte di Cadore

 

 

Alexia Trawinski

Nata in Alsazia nel 1993, Alexia Trawinski si è formata tra Francia e Germania con gli artisti Silvia Bächli, Markus Vater e Pia Fries. Dai loro insegnamenti conserva questo desiderio di collegare la pittura allo spazio. Dal 2019 sviluppa una pratica murale basata sul collage di carta. Disegno, pittura e architettura si fondono. Intervenendo direttamente nello spazio dello spettatore, il dipinto si presenta a noi in modo diverso. Non è più un oggetto, è un corpo nello spazio
 

 Dolomiti Contemporanee

Dolomiti Contemporanee è un progetto sorto nel 2011 nelle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità. Il progetto affronta grandi siti abbandonati o sottoutilizzati, come ex fabbriche, ex architetture storiche, civili e militari, particolarmente significative, o aree territoriali depresse. Questi “siti perduti”, nella montagna dolomitica, sono al centro di una serie articolata di programmi di rigenerazione territoriale, che vogliono riguadagnare risorse preziose, concependo per esse nuove destinazioni d’uso. Ci si occupa di Paesaggio e di Patrimonio dunque, attraverso un pensiero concreto che affronta nodi problematici. La riflessione intellettuale sull’identità della montagna contemporanea, sulle sue potenzialità e sulle sue criticità, viene condotta operativamente attraverso una pratica operativa, sul campo. I siti di progetto sono riattivati grazie alla Residenza internazionale, che è l’Istituto centrale del progetto. Ogni anno, centinaia tra artisti, curatori, architetti, designers, paesaggisti, filosofi, esperti del territorio, popolano i siti riattivati, contribuendo al loro riscatto. La montagna di Dolomiti Contemporanee non è fatta per i turisti di ferragosto, ma per capire qualcosa del mondo, e per accendere in modo significativo qualcosa che è spento. Due dei siti principali in cui si opera, sono l’ex Villaggio Eni di Borca di Cadore, e l’ex scuola elementare di Casso, ora Nuovo Spazio di Casso, nel Vajont.