Il Padiglione francese alla 59° Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia
Zineb Sedira | Les rêves n’ont pas de titre - Dreams Have No Titles
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Zineb Sedira trasforma il Padiglione francese in un’installazione cinematografica dove il film «Dreams Have No Titles» aiuta a immergere i visitatori in un progetto dalle motivazioni profondamente umanistiche. Partendo dal desiderio che animava il cinema degli anni ‘60 e ‘70 di impegnarsi nell’attivismo culturale e politico, in Francia, Italia e Algeria, l’artista abbraccia in maniera molto più ampia temi intrisi di universalismo e di una particolare attualità, come la lotta alle discriminazioni e razzismo, decolonizzazione, libertà, solidarietà, identità o anche la famiglia. A Venezia, città della Biennale d’Arte e della Mostra, Zineb Sedira si interessa al cinema degli anni ‘60 e ‘70, periodo in cui sono emerse le prime coproduzioni tra Francia, Italia e Algeria, mentre la produzione cinematografica di quest’ultima è in piena costruzione – con il supporto di alcuni affermati professionisti francesi e italiani – spinti dal desiderio di scambi culturali internazionali. L’opera inedita prodotta per il Padiglione francese, sfaccettata, testimonia queste solidarietà intellettuali e artistiche nel contesto delle utopie degli anni Sessanta per mettere in discussione più ampiamente l’anticolonialismo, le nozioni di identità, accettazione dell’altro, memoria, e guardare da più punti di vista la storia collettiva o individuale.
Zineb Sedira segue un itinerario nutrito da tre paesi: la Francia, il paese in cui è nata e cresciuta, l’Algeria, il paese di origine dei suoi genitori, e l’Inghilterra, il paese in cui vive. Come la sua opera emblematica Mother Tongue, un’installazione cinematografica creata nel 2002, incarna nel suo percorso personale e artistico una complessa cartografia dell’Europa e dell’Africa.
