ROMAIN TARDY - The drift ( la deriva )
Piazza di Pietra, Tempio di Adriano - Nell’ambito di Videocittà
Romain Tardy è un artista visivo e concentra il suo lavoro principalmente sui nuovi media. Le sue installazioni, che utilizzano spesso la tecnica del videomapping e il light design, sono concepite come esperienze tangibili in situ e usano la luce per trasformare l’architettura esistente o le strutture originali. Esaminando il nostro rapporto con la realtà mentre ci confrontiamo con l’immaginario del computer e con i cambiamenti sociali che scatena, così come il modo in cui la tecnologia digitale si trova nello spazio pubblico, le installazioni di Tardy cercano di evocare questi problemi attuali attraverso un approccio poetico. Il suo lavoro è stato esposto in più di 15 paesi, tra cui Francia, Svezia, Paesi Bassi, Polonia, Svizzera, Regno Unito, Repubblica Ceca, Belgio, Cina, Corea del Sud, Giappone, Messico, Stati Uniti (New York), Cuba.
The drift (la deriva) è un’opera di finzione e perlopiù astratta che racconta di un’improvvisa deriva continentale che si verifica in un prossimo futuro, costringendo le società umane a riorganizzarsi su scala globale. Metafora delle più grandi sfide che minacciano il nostro futuro, dal cambiamento climatico a quello demografico, questa installazione artistica immersiva è anche un invito a riflettere sul concetto di identità, a guardare e sentire noi stessi come Europei in un momento pieno di incertezza. Unendo il potere del Mapping architettonico sulla facciata principale del tempio di Adriano con un’installazione composta da 28 moduli luminosi in Piazza di Pietra, the drift è anche un’intensa esperienza sensoriale che integra la nostra realtà attuale con la sovrapposizione di una effimera e digitalmente aumentata, affermando così che la realtà e la finzione sono a volte così vicine da rendere impossibile distinguere l’una dall’altra.
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