Dibattiti

Patrimonio culturale e transizione digitale

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Sfide ed opportunità per la scienza, la tecnologia e la società

PALAZZO FARNESE - ROMA
MERCOLEDÌ 14 giugno, ORE 18.30

ISCRIZIONE OBBLIGATORIA FINO AD ESAURIMENTO POSTI DISPONIBILI CLICCANDO QUI

con 
Violette Abergel, ricercatrice, laboratorio Modèles et simulations pour l’Architecture et le Patrimoine (MAP), Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS)
Emanuel Demetrescu, ricercatore, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
Eliana Siotto, ricercatrice, Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “A. Faedo” (ISTI),  Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
Modera Livio De Luca, direttore di ricerca, coordinatore scientifico del cantiere digitale “Notre-Dame de Paris”, Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS)

 

 

I progressi tecnologici, come la scansione 3D, l’imaging multispettrale e i metodi di strutturazione e visualizzazione dei dati, hanno aperto nuove prospettive nella conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale.

La digitalizzazione consente di documentare, analizzare e monitorare in modo non invasivo i beni culturali, contribuendo alla loro conoscenza e conservazione. Metodi di analisi scientifica innovativi, combinati con lo sviluppo delle tecnologie digitali, consentono di preservare e restaurare opere d’arte, manufatti archeologici e documenti storici con una precisione e sensibilità senza precedenti. Inoltre, la digitalizzazione offre la possibilità di ricostruire virtualmente oggetti frammentari o invisibili, aprendo nuove prospettive per la divulgazione al grande pubblico e la creazione di nuovi patrimoni.

Nel contesto della collaborazione franco-italiana nella ricerca scientifica, questa tavola rotonda metterà in luce il ruolo fondamentale che il digitale svolge nell’analisi, conservazione e divulgazione dei beni culturali, attraverso progetti di ricerca esemplari nell’ambito dello studio pluridisciplinare di architetture, sculture e dipinti (Il cantiere scientifico per il restauro della Cattedrale di Notre-Dame a Parigi, gli scavi archeologici della metropolitana Amba Aradam a Roma, la necropoli della Banditaccia a Cerveteri, l’Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci, la Madonna di Pietranico, policromia antica su marmo, l’Ecce Homo di Antonello da Messina).

Basandosi su questi esempi concreti, la tavola rotonda affronterà diversi temi trasversali come la costruzione di ambienti di lavoro collaborativi per l’articolazione di dati e conoscenze multidisciplinari, l’integrazione di conoscenze umane nelle rappresentazioni digitali, l’ibridazione del reale e del virtuale nei processi di ricostruzione di elementi mancanti, così come il ruolo della transdisciplinarità nella formazione delle future generazioni di scienziati. L’apertura dei dati e del software, unite alla prospettiva dell’intelligenza artificiale, saranno anche argomenti di discussione importanti.

 

Violette Abergel - Architetto, PhD in scienze ingegneristiche (Università HESAM), Violette Abergel è ricercatrice CNRS nel laboratorio MAP (UMR 3495 CNRS/MC - ‘Models and simulations for Architecture and Heritage’). Le sue attività di ricerca si collocano all’intersezione tra scienze digitali e scienze del patrimonio, e si concentrano principalmente sui rinnovamenti metodologici guidati dal progresso tecnologico nel campo del rilevamento del patrimonio. Attualmente è coinvolta in diversi progetti unificanti, in particolare nel gruppo di lavoro «dati digitali» del sito scientifico di Notre-Dame de Paris, o nel progetto EquipEx+ ESPADON realizzato dalla Fondation des Sciences du Patrimoine, per il quale co-coordina la task force dati. Il suo lavoro di tesi è stato premiato nel 2021 con il Premio Valois, assegnato dal Ministero della Cultura.

 

Emanuel Demetrescu - PhD in Archeologia, è ricercatore presso l’Istituto di Scienze del Patrimonio - Consiglio Nazionale delle Ricerche. Specialista in Archeologia Digitale, si occupa di modelli 3D per i Beni Culturali e loro integrazione con reti semantiche di conoscenza. La sua ricerca più recente riguarda la creazione di collegamenti teorici e metodologici tra lo studio scientifico dei Beni Culturali e le industrie creative (librerie digitali, musei virtuali, giochi Open World ed esperienze VR). Svolge una intensa attività accademica presso l’Università Sapienza e l’Università di Padova sullo sviluppo della figura dell’Umanista Digitale integrando metodi per la modellazione 3D, la semantica, lo sviluppo Python e la ricostruzione virtuale applicata ai Beni Culturali. È membro del comitato editoriale della rivista internazionale Digital Applications to Archaeology and Cultural Heritage. Dal 2003 partecipa a scavi e rilievi 3D in Italia, Grecia, Romania, Montenegro e Cipro. Dal 2012 partecipa a diversi progetti europei (3D-ICONS, V-MUST, SSHOC) per l’integrazione di modelli 3D e documentazione archeologica. Ha sviluppato uno strumento open-source per la creazione di ipotesi ricostruttive attraverso le tecnologie digitali (extendedmatrix.org) e cura le attività di ricerca e di formazione della comunità Extended Matrix.

 

Eliana Siotto è ricercatrice nel settore delle tecnologie digitali per la documentazione, la gestione e la valorizzazione dei Beni Culturali con particolare attenzione ai fenomeni di degrado per l’intervento conservativo e alla conoscenza per una corretta comunicazione dei contenuti su web e in ambienti museali. È specializzata nello studio del colore antico su materiale lapideo – in particolare sui sarcofagi romani – e nell’uso di tecniche di grafica computerizzata 2D/3D per l’analisi e la riproposizione virtuale della policromia antica. Ha una formazione eterogenea ed è pioniera nel suo settore di ricerca: è stata cultore della materia in ‘Museologia applicata all’Archeologia’ e detiene un dottorato di ricerca in Archeologia Classica presso l’Università di Pisa, si è specializzata in tecniche di Computer Grafica 2D/3D (Università di Udine) e ha approfondito i suoi studi nel settore delle indagini diagnostiche per i Beni Culturali (Università di Pisa). Dal 2010 è al Visual Computing Lab dell’ISTI-CNR di Pisa, in seguito alla vincita di una borsa di studio triennale presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha partecipato a diversi progetti nazionali e internazionali nel settore delle ‘Tecnologie per i Beni Culturali’ e come consulente responsabile sul ‘Colore antico’. Ha coordinato ed è stata responsabile di campagne di acquisizione 2D e 3D; ha esperienza nella salvaguardia dei Beni Culturali in caso di calamità naturali ed è stata membro dell’Advisory Board dell’attuale piattaforma ‘Tecnologie-Beni Culturali e Cultura’ della Regione Toscana.

 

Livio De Luca - Architetto,  PhD in scienze ingegneristiche, HDR in informatica, Livio De Luca è direttore di ricerca al CNRS e direttore dell’UMR CNRS/MCC MAP (Modelli e simulazioni per l’Architettura e il Patrimonio). Co-presidente del congresso internazionale UNESCO/IEEE/EG DigitalHeritage (Marsiglia 2013, Granada 2015) e coordinatore di congressi nazionali (ANR, FUI, CNRS, MC, …) e internazionali (FP7, Marie-Curie, H2020, .. .) , le sue attività di ricerca si concentrano sul rilievo, la modellazione geometrica e l’arricchimento semantico delle rappresentazioni digitali di oggetti del patrimonio, nonché sulla progettazione e lo sviluppo di sistemi informativi multidimensionali. Editor del Journal of Cultural Heritage, associate editor del Journal on Computing and Cultural Heritage e di Digital Applications in Archaeology and Cultural Heritage, il suo lavoro è stato premiato nel 2007 dal Premio Pierre Bézier della Fondation Arts et Métiers, nel 2016 dalla Medaglia per la ricerca e la tecnica dell’Accademia di architettura, nel 2019 dalla Medaglia per l’innovazione del CNRS e nel 2021 dalla “Targa d’Oro” dell’UID (Unione Italiana per iil Disegno). Dal 2019 è coordinatore del gruppo di lavoro “dati digitali” del sito scientifico del CNRS e del Ministero della Cultura per il restauro di Notre-Dame de Paris.

 

Nell’ambito del ciclo I Dialoghi del Farnese

Con il sostegno di Edison

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