Dibattiti

Les transclasses ou la non-reproduction | Chantal Jaquet

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Tavola rotonda con Chantal Jaquet su Les transclasses ou la non-reproduction (Ed. it. La città del sole)

La teoria della riproduzione sociale ammette eccezioni che devono essere spiegate per misurarne la portata. Questo libro si propone di comprendere filosoficamente l’eccezionale passaggio da una classe all’altra e di forgiare un metodo di approccio per casi particolari. Analizza le cause politiche, economiche, sociali, familiari e singolari che contribuiscono alla non riproduzione sociale, nonché i loro effetti sulla costituzione degli individui che passano da una classe all’altra.

All’incrocio tra storia collettiva e storia intima, questo approccio implica l’identificazione del posto nella classe, l’interazione di affetti e incontri, il ruolo delle differenze sessuali e razziali. Invita a rompere l’isolamento disciplinare per cogliere la singolarità all’incrocio tra filosofia, sociologia, psicologia sociale e letteratura. Richiede la decostruzione dei concetti di identità sociale e personale a favore di un pensiero di carnagione e di ibridazione di determinazioni. Attraverso la figura del transclasse, è dunque l’intera condizione umana ad essere illuminata di luce nuova.

 

Chantal Jaquet è Professoressa di Filosofia moderna presso l’Università Paris I Panthéon-Sorbonne. È specialista di Spinoza, in particolare della sua filosofia del corpo a partire dalla nozione di ‘potenza d’agire’. Ha inoltre lavorato su una filosofia e un’estetica dell’olfatto. Ha inventato e teorizzato la nozione di “transclasse” (che le sembra preferibile a quella di ‘transfugo di classe’) in un saggio pubblicato in Francia nel 2014. A partire della teoria della riproduzione sociale di Pierre Bourdieu, pensa la non-riproduzione, l’eccezione del ‘transclasse’. La sua singolarità permette di studiarlo a partire dalla letteratura e della sociologia. L’opera di Annie Ernaux (Premio Nobel per la letteratura 2022), di Didier Eribon (Ritorno a Reims, 2009 ), di Stendhal e di Michelet, della letteratura inglese o statunitense sono per lei strumenti validi per l’analisi di questo percorso che è anche il suo.