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Biennale Internazionale di Architettura di Venezia 2018

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BIennale Internazionale di Architettura di Venezia 2018

dal 16 maggio al 25 novembre 2018 si svolgerà la XVI edizione della BIENNALE Internazionale di Architettura di Venezia. La proposta francese, intitolata «Infiniti spazi», mette in evidenza dieci progetti di edifici abbandonati che oggi ospitano progetti d’avanguardia.

La proposta Infiniti Luoghi dell’agenzia Encore Heureux composta degli architetti Nicola Delon, Julien Choppin e Sébastien Eymard, pone in rilievo spazi prodotti in modo originale e inventivo, generando processi architettonici di qualità. Il progetto promuove iniziative della società civile e delle comunità che incarnano una certa libertà di sperimentazione nello spirito del «Permesso di fare» e delle possibilità offerte dall’architettura. Attraverso i valori della libertà programmatica e della generosità che attiva, risponde pienamente al tema «Freespace», scelto dai due curatori generali della XVI edizione della Biennale internazionale di architettura di Venezia, gli architetti irlandesi Yvonne Farrell e Shelley McNamara.

C’E SOLTANTO BISOGNo COSTRUIRE EDIFICI O BISOGNa CREARE PROPRI SPAZI? 

I 10 LUOGHI SCELTI:

  • LE CENTQUATRE (PARIS): Istituzione pubblica culturale comunale nell’ex casa funeraria che mescola innovazione artistica e appropriazione popolare delle pratiche amatoriali.
  • L’HÔTEL PASTEUR (RENNES): Un hotel di progetti collettivi politicamente supportati che è definito dagli usi che sono liberamente praticati lì. Luogo di creazione, condivisione, apprendimento e impegno.
  • LA GRANDE HALLE (COLOMBELLES): Da un sito accogliente e autocostruito di materiali riutilizzabili, a un futuro terzo posto dell’economia circolare nei resti di una società metallurgica.
  • LES ATELIERS MÉDICIS (CLICHY-SOUS-BOIS-MONTFERMEIL): Prefigurazione di un laboratorio di creazione artistica, di livello internazionale nel cuore dei quartieri dismessi della periferia di Parigi.
  • LA FRICHE LA BELLE DE MAI (MARSEILLE): Modello di nuovi territori per l’arte, la trasformazione di una enclave abbandonata nell’ambito di un quartiere. Un progetto culturale per un progetto urbano.
  • LE TRI POSTAL (AVIGNON): Una città associativa che accoglie i più vulnerabili che combina un ristorante solidale, laboratori e alloggi in un deserto ferroviario. 
  • LES GRANDS VOISINS (PARIS): Tra la chiusura di une maternità ed un futuro eco-quartiere, un’esperienza che combina l’accoglienza di emergenza, lo sviluppo economico e l’attivazione pubblica.
  • LE 6B (SAINT-DENIS): In un edificio che stava per essare demolito , un luogo di creazione e di diffusione in cui centinaia di residenti condividono spazi, esperienze e aspettative.
  • LA CONVENTION (AUCH): Avventura di alloggio condiviso in un vecchio convento nella città alta. Autoprodotto, ecologico, mette in pratica l’azione collettiva per vivere diversamente.
  • LA FERME DU BONHEUR (NANTERRE): Luogo sperimentale di pratiche alternative di cultura artistica, gastronomica, scientifica e agricola.

 

Encore Heureux

Fondata nel 2001 da Nicola Delon e Julien Choppin, Encore Heureux rivendica una pratica generale per concepire edifici, installazioni, giochi o mostre. Vincitrice dei Nouveaux Albums des Jeunes Architectes nel 2006, l’agenzia ha progettato e realizzato diversi edifici culturali e terziari, pubblici e privati ​​(sala di concerto, cinema, museo, centro di innovazione). Nel 2014, ha curato la mostra Matière Grise al Pavillon de l’Arsenal di Parigi sul tema del riuso dei materiali in architettura e della direzione editoriale dell’opera associata. Nel 2015, l’agenzia ha vinto il concetto di scenografia per il sito Paris-Le Bourget per la COP21 e ha creato il Pavillon Circulaire, un’architettura sperimentale che dimostra le possibilità di riuso.

Dal 2016, Sébastien Eymard ha aderito all’avventura come terzo partner e l’agenzia si è trasferita nel CENTQUATRE-PARIS. Il team è ora composto da una ventina di architetti e sviluppa circa quindici progetti in tutta la Francia.
Encore Heureux immagina le condizioni e crea situazioni per vivere al meglio la complessità del mondo.

 

Per maggiori informazioni sulla Biennale internazionale di architettura 2018: http://bit.ly/2CnojDJ