RIASSUNTO
10 gennaio 2013. In un appartamento di Parigi sono stati rinvenuti i corpi di tre militanti del PKK, il partito dei lavoratori del Kurdistan in lotta contro la Turchia dal 1984: un’esecuzione in piena regola ai danni di Sakine Cansiz, co-fondatrice del partito, e delle sue compagne Fidan Dogan e Leyla Soylemez. Il presidente turco Erdogan parla di “regolamento di conti” in seno alla stessa organizzazione curda, additata come terroristica da una parte della comunità internazionale. Nel 2016, l’autista di Sakine Ömer Güney muore di cancro al cervello a poche settimane dal processo; due anni più tardi, una nuova denuncia dei familiari delle tre donne convincerà la procura di Parigi a riaprire il caso. Chi sono i mandanti del massacro?
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