Dibattiti

Abitare un mondo vivente. Creazione, forme, responsabilità

Condividilo!
organizzato nell'ambito di:

 

Palazzo Farnese - Roma
Lunedì 22 novembre, ore 18.30

Abitare un mondo vivente. Creazione, forme, responsabilità

con lo scrittore Alexis Jenni,
Emmanuel Tibloux, direttore dell’’Ecole Nationale Supérieure des Arts Décoratifs (ENSAD) e
Nasrin Mohiti Asli in rappresentanza del collettivo di architetti Orizzontale.
Modera Monica D’Onofrio, Radio3 Suite

Incontro in presenza, posti limitati
ISCRIZIONE OBBLIGATORIA FINO AD ESAURIMENTO POSTI DISPONIBILI CLICCANDO QUI

e in diretta streaming in italiano e in francese

Evento organizzato da Actes Sud, Librairie Stendhal con il sostegno di Edison e in partenariato con RaiRadio3.

Nell’ambito dei Dialoghi del Farnese e di Agir pour le Vivant  – 3ème Semaine des Possibles

 

La » Settimana dei Possibili «, in collaborazione con Actes Sud e la Libreria Stendhal, si apre quest’anno con un dialogo incentrato sui modi possibili di abitare il nostro pianeta in modo responsabile. È un tema che cercheremo di affrontare in chiave diversa rispetto al discorso dominante sulla catastrofe, coniugandolo con la questione della sostenibilità della creazione, della costruzione di nuove forme di convivenza e della cura degli ambienti di vita. Di questo approccio, lo scrittore Alexis Jenni è una delle voci più interessanti, legato a una rivendicazione di uno spazio per l’intimità e il sogno utopico di fronte allo sconforto di un’attualità opprimente. Il collettivo di architetti Orizzontale, rappresentato da Nasrin Mohiti Asli, traduce l’idea di un futuro di convivenza possibile in progetti di comunità che investono e rigenerano lo spazio pubblico. Emmanuel Tibloux ha impresso alla direzione dell’Ecole Nationale des Arts Décoratifs una traiettoria orientata alla consapevolezza della questione ecologica e climatica, e alla sostenibilità, facendone dei pilastri della formazione ai mestieri dell’arte e dell’artigianato.

 

Alexis Jenni è uno scrittore francese ed era professore di scienze naturali a Lione. «L’Art français de la guerre», il suo primo romanzo pubblicato, ha ricevuto il premio Goncourt nel 2011. I suoi cinque anni di scrittura sono stati premiati con la selezione per i premi Goncourt, Renaudot, Femina e Médicis. Alexis Jenni disegna e scrive un blog intitolato “Voyages pas très loin”. Nel 2021, pubblicherà “Ensemble pour mieux se nourrir”, un’inchiesta condotta con il giornalista Frédéric Denhez sull’insicurezza alimentare.

Emmanuel Tibloux è direttore di EnsAD da luglio 2018. È stato direttore dell’Ensba di Lione dal 2011 e direttore dell’Istituto francese di Bilbao nel 2000. Da allora, si è dedicato alle scuole d’arte superiori. Ha anche diretto la Scuola Regionale di Belle Arti di Valence dal 2004 al 2007. Dopo aver collaborato a diverse riviste di letteratura, arte e scienze umane, ha co-fondato, nel 2012, la rivista «Initiales», pubblicata da Ensba Lyon.

Orizzontale è un collettivo di architetti con base a Roma, il cui lavoro attraversa architettura, paesaggio, arte pubblica e autocostruzione. Orizzontale promuove dal 2010 progetti di spazi pubblici relazionali, dando forma ad immagini di città dismesse o inedite. Questi progetti sono stati terreno di sperimentazione per nuove forme di interazione tra gli abitanti e i beni comuni urbani e al tempo stesso occasione per mettere alla prova i limiti del processo di creazione architettonica.

 

 

Report di/par Anne Detraz, Lettrice di scambio Università di Bologna

 

Versione italiana

Dopo l’esperienza del confinamento, il modo di abitare gli spazi che ci circondano viene riconfigurato, la necessità degli spazi comuni di cui siamo stati privi per mesi è stata evidenziata, così come l’importanza di rendere questi spazi vivibili. A parlarne, Emmanuel Tibloux, direttore dell’ENSAD, Nasrin Mohiti Asli, co-fondatrice del collettivo Orizzontale e lo scrittore Alexis Jenni.

La comunità all’era del lockdown

« Siamo degli scimioni che hanno bisogno del nostro corpo e di quello degli altri. » Alexis Jenni. 

I tre invitati hanno sottolineato la necessità degli spazi comuni che sono diventati un argomento essenziale dei media, il che rende palese la loro necessità (Nasrin Mohiti Asli). Il paradosso della separazione vissuta in comune è stato l’occasione per elevare l’intelligenza all’altezza della crisi e ci invita a ripensare la quantità e la varietà degli usi del mondo circondante (Emmanuel Tibloux).

La responsabilità nei confronti delle generazioni future 

 « La scuola è una delle poche istituzioni in cui si organizza la copresenza delle generazioni ». 

Emmanuel Tibloux

Monica D’Onofrio ha interrogato gli invitati sul rapporto di un insegnante, di un direttore di scuola o di una giovane architetta alle generazioni future. Alexis Jenni ha insistito sul ruolo della scuola come servizio pubblico che non potrà mai sparire anche se l’informazione è sempre più acessibile : « l’informazione circola ma manca il pensiero (…) L’insegnante è li per cercare di aiutare i giovani a strutturare il proprio pensiero. » 

Emmanuel Tebloux, come direttore dell’ENSAD, si interessa più a quello che ci aiutano a pensare i giovani. Siamo sempre esposti al giudizio delle generazioni che ci obbligano a considerare le cose con una certa urgenza perché sono portatrici di un’inquietudine che è più viscerale, sui temi dell’emergenza ecologista, del femminismo e del decolonialismo dei pensieri. 

Anche per Nasrin Mohiti Asli la responsabilità è quella di ascoltare quelli che abitano gli spazi : la figura dell’architetto ha la responsabilità di sapere ascoltare sopratutto quelli che conoscono il luogo.

« L’archittetura del presente è quella del processo e non solo del progetto. »  Nasrin Mohiti Asli

Spazi comuni e ecologia

« Un albero, oltre ad essere un essere vivente crea uno spazio, ci orienta all’interno della città, ha una presenza scenica, antica » Nasrin Mohiti Asli

Il tema della natura, e in particolare degli alberi è un altro punto che accomuna gli invitati. Nasrin Mohiti Asli richiama che gli alberi hanno pure ispirato l’architettura, col concetto di colonne. Emmanuel Tibloux si interessa particolarmente al design del mondo rurale, laboratorio delle sfide future sulla questione degli usi (trasporti pubblici, acessi alla sanità, invecchiamento della popolazione).

Il dibattito si è concluso sulla questione del prendere cura, definito dai tre invitati attraverso la nozione di ascolto, condivisione e della necessità come architetti e designer del futuro di non essere invadenti.

 

Version française

 

HABITER UN MONDE VIVANT. CRÉATION, FORMES, RESPONSABILITÉ

Après l’expérience du confinement, la façon dont nous habitons les espaces qui nous entourent a été reconfigurée, la nécessité des espaces communs dont nous avons été privés pendant des mois est mise en évidence, tout comme l’importance de rendre ces espaces vivables. Pour en parler, Emmanuel Tibloux, directeur de l’ENSAD, Nasrin Mohiti Asli, co-fondatrice du collectif Orizzontale et l’écrivain Alexis Jenni.

La communauté à l’ère du lockdown

«Nous sommes des singes qui avons besoin de nos corps et de ceux des autres.» Alexis Jenni. 

Les trois invités ont souligné le besoin d’espaces communs, qui sont devenus un sujet essentiel dans les médias (Nasrin Mohiti Asli). Le paradoxe de la séparation vécue en commun a été l’occasion d’élever l’intelligence à la hauteur de la crise et nous invite à repenser la quantité et la variété des usages du monde qui nous entoure (Emmanuel Tibloux).

Responsabilité à l’égard des générations futures 

«L’école est l’une des rares institutions dans lesquelles la coprésence des générations est organisée». 

Emmanuel Tibloux

Monica D’Onofrio a interrogé les invités sur la relation de l’architecte, de l’enseignant ou d’un directeur d’école avec les générations futures. Alexis Jenni a insisté sur le rôle de l’école en tant que service public qui ne pourra jamais disparaître même si l’information est de plus en plus accessible : «l’information circule mais la pensée manque (…) L’enseignant est là pour essayer d’aider les jeunes à structurer leur pensée. « 

Emmanuel Tebloux, en tant que directeur de l’ENSAD, s’intéresse moins à la transmission et plus à ce que les jeunes nous aident à penser. 

Nous sommes toujours exposés au jugement des générations qui nous obligent à considérer les choses avec une certaine urgence car elles sont porteuses d’une inquiétude plus viscérale, sur les thèmes de l’urgence écologique, du féminisme et de la décolonisation des consciences.

 Pour Nasrin Mohiti Asli aussi, la responsabilité est d’écouter ceux qui habitent les espaces : l’architecte a la responsabilité de savoir écouter ceux qui connaissent le lieu.

«L’architecture du présent est un processus, pas seulement un projet. «Nasrin Mohiti Asli

Espaces communs et écologie

« Un arbre, en plus d’être un être vivant, crée un espace, nous oriente dans la ville, il a une présence scénique et ancienne. » Nasrin Mohiti Asli

Le thème de la nature, et des arbres en particulier, est un autre point qui unit les invités. Nasrin Mohiti Asli rappelle que les arbres ont également inspiré l’architecture, avec le concept des colonnes. Emmanuel Tibloux s’est particulièrement intéressé à la conception du monde rural, laboratoire des enjeux futurs sur la question des usages (transports publics, accès à la santé, vieillissement de la population).

Le débat s’est achevé sur la question de la bienveillance, définie par les trois invités à travers la notion d’écoute, de partage et la nécessité en tant qu’architectes et designers du futur de ne pas être envahissants.