Cinema & audiovisivo

Laurent Cantet

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Ritorna a Rendez-vous anche LAURENT CANTET che presenta a Roma il 1 aprile al Cinema Nuovo Sacher il suo ottavo lungometraggio: ARTHUR RAMBO.

Con sei lungometraggi e una manciata di corti, Laurent Cantet è oggi un autore consacrato dalla critica, più volte premiato nei festival e amato dal pubblico. Nato nel 1961 a Melle, studia all’IDHEC e diventa assistente di Marcel Ophüls per Veillées d’armes (1994), lo stesso anno realizza il suo primo cortometraggio, Tous à la Manif. Nel 1999 è la volta di Ressources humaines, premio César per la migliore opera prima. È il film della consacrazione. Realismo e finzione sono in perfetto equilibrio nella vicenda di Frank, neolaureato assunto nella fabbrica dove il padre lavora come operaio. Segue il film L’Emploi du temps, premiato con il Leone dell’anno alla Mostra di Venezia 2001. Nel 2005 Vers le Sud racconta di donne in fuga, alla ricerca di amore e tenerezza sulle spiagge di Port-au-Prince. La Palma d’Oro arriva nel 2008 con Entre les murs, l’esperienza di un giovane professore (François Bégaudeau, che del film ha curato la sceneggiatura, tratta dal suo romanzo autobiografico) in una difficile scuola parigina. Dopo il collettivo 7 Days in Havana, tocca al film Foxfire cambiare ancora registro: una gang al femminile nell’America degli Anni 50. Nel 2014, gira a Cuba Retour à Ithaque, il film che racconta le illusioni perdute di una generazione, presentato alla Mostra di Venezia. Nel 2017 il ritorno sulla Croisette, categoria Un Certain Regard, con L’atelier, co-sceneggiato con Robin Campillo, che riprende il cinema sociale del regista. Arthur Rambo è il suo ultimo lungometraggio ed è stato presentato al 46° Festival di Toronto.

 

 

Arthur Rambo | Il blogger maledetto

di Laurent Cantet

VENERDÌ 1 APRILE - 21.00 
CINEMA NUOVO SACHER 
Francia, 2021• 87’ 
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Alla presenza del regista 

 

Karim D. è il fenomeno del momento: un giovane romanziere alla moda che viene dalla banlieue, simbolo della Francia multiculturale e icona dell’antirazzismo. Nonostante sia coccolato e protetto da giornali e televisioni, Karim finisce in un tritacarne mediatico quando qualcuno riesuma vecchi tweet antisemiti, omofobi e misogini che ha postato con lo pseudonimo di Arthur Rambo. Ispirato al caso di Mehdi Meklat, l’ottavo lungometraggio di Cantet affronta la questione dell’identità fornendo un’implacabile testimonianza della violenza dei meccanismi dei social.

 

Distribuito da Kitchen Film