
GemellArte Off 2021: il cinema parla contemporaneo
Nuova edizione per la rassegna gratuita di film in lingua francese sottotitolati in italiano, organizzata in collaborazione con l’Institut Français Italia, che quest’anno si aprirà con una giornata di lavori Italia - Francia – Europa, dedicata al cinema come mestiere
Un viaggio nel mondo che cambia e dentro alcune questioni politiche cruciali del passato recente, dalla crisi della Grecia del 2010 alla guerra dei Balcani: lo promette GemellArteOff, rassegna gratuita di film in lingua francese sottotitolati in italiano messi a disposizione dalla piattaforma dell’Institut francais - If Cinema, in calendario fra l’11 novembre e il 2 dicembre in quel di Terni, giunta alla sua terza edizione.
«Costola» di GemellArte, festival internazionale di arte contemporanea che rilancia i gemellaggi esistenti fra le città attraverso l’arte, organizzato dalla casa editrice Gn Media con il patrocinio dell’Ambasciata francese in Italia e dell’Institut français Italia, la rassegna GemellArte è curata anche quest’anno dalla giornalista Sara Michelucci e da Fabrizio Borelli, regista, fotografo e presidente di X-Frame Aps, che presenteranno e commenteranno i film in calendario, e prevede due importanti novità. La manifestazione in parallelo infatti offrirà una selezione di film italiani ai «cugini» francesi di Saint-Ouen sur Seine, legati alla città di Terni da un gemellaggio che proprio nel 2021 compie 60 anni, accompagnati da una serie di incontri e dibattiti con registri, autori, produttori ed attori.
E si aprirà con la giornata di lavori «Cinema e visioni contemporanee – Cinema come mestiere» che il 4 novembre, dalle 11 alle 18, vedrà confrontarsi tanti relatori italiani e francesi sul futuro delle professionalità del cinema e dell’audiovisivo alla Bct – Biblioteca comunale di Terni, fra cui si annoverano rappresentanti dell’Ambasciata di Francia in Italia, dell’Umbria Film Commission (recentemente tornata in attività), della Confederazione di Unione delle professioni intellettuali e della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media Impresa. Per sottolineare che il cinema non è solo intrattenimento, ma, appunto, un importante settore lavorativo, una fucina di professionalità da valorizzare.
La sessione pomeridiana dell’incontro si aprirà con la prima delle proiezioni di GemellArteOff: il film documentario ISOLE, di Karine De Villers e Mario Brenta, che racconta la contemporaneità, il mondo durante il Covid, unendo gli sguardi di oltre settanta “coautori” provenienti dai cinque Continenti. Il film sarà occasione per un scambio di idee sul rapporto tra modello produttivo e costruzione dell’opera cinematografica, a partire dal confronto con il regista.
La rassegna vera e propria prenderà il via l’11 novembre, e, come è ormai consuetudine, si terrà ogni giovedì nella Sala dell’Orologio del Caos - Centro arti opificio Siri, alle ore 18, e terminerà il 2 dicembre (con appuntamenti anche il 18 e il 25 novembre).
Ne saranno protagoniste quattro pellicole presentate in alcuni dei maggiori festival del mondo, e che recano la firma di registi prestigiosi come «Adults in the Room», diretto dal greco naturalizzato francese Costa-Gavras e mai distribuito in Italia. Il film racconta la drammatica crisi, politica e sociale, che scaturì dai sacrifici enormi imposti dall’Unione Europea al popolo greco a fronte della profonda crisi del debito pubblico. A distanza di oltre dieci anni e in un contesto ormai mutato, il film spinge ad una profonda riflessione sul rapporto tra cittadini e istituzioni.
La rassegna quindi prosegue indagando temi forse meno noti ma non per questo meno interessanti come «Systeme K», documentario diretto da Renaud Barret che svela le condizioni precarie della condizione artistica e della vita in generale a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, e ha conquistato la menzione speciale «Film per la pace» al Festival del cinema di Berlino del 2019.
Prenotazione obbligatoria in ossequio alla normativa Covid-19, quindi con accesso limitato
ai possessori di green pass alla mail: rassegna@gemellarte.it
TAVOLA ROTONDA - CINEMA COME MESTIERE
4 novembre 2021
Bct - Biblioteca comunale di Terni
Ore 11 – 13
Fabrizio Borelli
Regista, fine art photographer, dirigente Confederazione di Unione delle Professioni Intellettuali – Unionquadri
Maurizio Cecconelli
Assessore alla Cultura, Comune di Terni
Benoit Blanchard
Responsabile audiovisivi Ambasciata di Francia in Italia
Maria Rosi
Consigliere Cda Film Commission Umbria
Marco Ancora
Ciu, coordinatore del Progetto Italia – Francia - Europa
Laura Dimiziani
Referente area ternana Cna Umbria
Gabriella Ancora
Ciu - Confederazione di Unione delle Professioni Intellettuali – Unionquadri
Modera i lavori
Alessio Crisantemi
Giornalista Exibart.com, President & Founder Gn Media
Ore 13 - 14
Pausa pranzo
Ore 14.15 – 18.00
Sara Michelucci
Giornalista, introduce il film ISOLE, storia corale di voci soliste
Ore 14,30 - 16,00
Proiezione film ISOLE, di Karine De Villers e Mario Brenta
Mario Brenta, regista, sceneggiatore
Il racconto del progetto, modelli produttivi e linguaggi del cinema
Maria Rosi
Consigliere Cda Film Commission Umbria
Commenti sull’opera
Fabrizio Borelli
Regista, presidente X-Frame Aps
Commenti sull’opera. La costruzione di un’opera cinematografica.
Benoit Blanchard
Responsabile audiovisivi Ambasciata di Francia in Italia
Internazionalizzazione del prodotto, nei contenuti e nei modelli produttivi, possibili scambi
Marco Ancora
Ciu, coordinatore del Progetto Italia – Europa
Un mestiere ancora possibile, anche in Italia, in Umbria, in Europa.
GEMELLARTEOFF, I FILM IN PROGRAMMA
Giovedì 11 novembre
Caos – Sala dell’Orologio
Ore 18
Sympathie pour le diable
Regia di Guillaume de Fontenay
Il film è ambientato nel 1992 in ex Jugoslavia, dilaniata dalla guerra e racconta la storia di Paul Marchand, un dandy che nasconde la sua debolezza dietro una facciata di sarcasmo.
Arrogante, drogato di adrenalina, forte e al tempo stesso fragile, l’uomo prende parte mall’assedio di Sarajevo come corrispondente di guerra, raccontando lo spirito di ribellione, le città bombardate, l’apatia del mondo occidentale verso l’accaduto e la considerazione della guerra da parte dei suoi colleghi soltanto un buona storia da diffondere.
Giovedì 18 novembre
Caos – Sala dell’Orologio
Ore 18
Adults in the Room
Regia di Costa-Gavras
Il film è tratto dal libro del 2017 «Adulti nella stanza: La mia battaglia contro l»establishment dell’Europa» di Gianīs Varoufakīs, sulla crisi economica della Grecia e il relativo referendum consultivo del 2015.
A porte chiuse si consuma una tragedia umana. Un tema universale: una storia di persone intrappolate in una spietata rete di potere. Il brutale circolo dell’Eurogruppo ha imposto alla Grecia la dittatura dell’austerità, in cui umanità e compassione sono del tutto ignorate. Una trappola claustrofobica senza via d’uscita che esercita sui protagonisti una tale pressione da farli dividere. Una tragedia nel senso antico del termine: i personaggi non sono buoni o cattivi, ma sono guidati dalla loro personale idea di cosa sia giusto fare. Una tragedia dei nostri tempi moderni.
Giovedì 25 novembre
Caos – Sala dell’;Orologio
Ore 18
Les éblouis
Regia di Sarah Suco
Camille, 12 anni, appassionata di circo, è la figlia maggiore di una famiglia numerosa. Un giorno, i suoi genitori entrano a far parte di una comunità cattolica integralista, basata sulla condivisione e sulla solidarietà, nella quale si integrano completamente. Poco a poco, la ragazzina dovrà accettare uno stile di vita che metterà in dubbio i suoi desideri, la sua vita sociale e i suoi tormenti. Comincerà così una battaglia per affrancarsi da questa situazione, per affermare la sua libertà e salvare i suoi fratelli e sorelle. Nel suo primo lungometraggio, Sarah Suco si ispira alla propria infanzia e adolescenza vissute sotto il giogo di una comunità carismatica e ci regala un bel ritratto dell’adolescenza che è anche un appello intenso, pudico e commovente, contro i fanatismi.
Giovedì 2 dicembre
Caos – Sala dell’Orologio
Ore 18
Systeme K
Regia di Renaud Barret
Nella giungla urbana di Kinshasa, nel caos sociale e politico, sta emergendo una scena di street art eclettica e vivace. Un documentario girato nel 2019 che racconta la capitale del Congo dal punto di vista di chi dà senso al caos attraverso l'arte: artisti, scultrici, performer e musicisti che rischiano il carcere per denunciare lo status quo. Il sistema K non va in mostra in gallerie occidentali, rimane per le strade di Kinshasa a parlare a chi gli dà vita.