CASSINI WORKSHOP

Virtual Reality environments for planetary applications and training for astronauts

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CASSINI WORKSHOP

Virtual Reality environments for planetary applications and training for astronauts

 

Negli ultimi decenni diverse missioni spaziali sono entrate in orbita o atterrate su diverse superfici planetarie dove nessun uomo ha mai camminato o mai avrà la possibilità di farlo in futuro.

Ad ogni modo, è proprio l’esplorazione umana ad essere la più efficace nel validare le osservazioni fatte in remoto. Da un punto di vista pratico, infatti, un rover non può sostituire completamente le capacità di osservazione umane: mettere insieme le osservazioni fatte dai rover con la realtà virtuale (VR - Virtual Reality) può risolvere il problema.

L’elaborazione e l’unione di dati orbitali e osservazioni sul campo ha consentito la ricostruzione di accurati modelli 3D digitali degli affioramenti delle superfici planetarie che hanno portato alla realizzazione di ambienti di VR che simulano la reale superficie planetaria.

Usando le innovative tecnologie della VR, l’utente può immergersi in un ambiente virtuale dove può interagire con gli oggetti e l’ambiente stesso attraverso l’uso di diversi strumenti dedicati. Da questa prospettiva, è possibile studiare e analizzare la geologia del terreno interamente ricostruita in 3D in scala originale.

Tutto ciò fornisce una base per osservazioni geologiche ed interpretazioni in loco utili sia per capire i processi geologici del passato che hanno interessato le superfici planetarie sia per la preparazione di future missioni spaziali, anche dotate di equipaggio.

Oggigiorno, una delle applicazioni principali della VR è la simulazione di un vero ambiente di lavoro per gli astronauti, un posto dove possono sviluppare le loro capacità ed avere una vera esperienza su un altro pianeta.

La VR, infatti, è un ambiente multi-strutturato che consente l’accesso a diversi livelli di informazione forniti da diverse fonti di dati. In questo modo è possibile visualizzare dati orbitali, osservazioni di campagna e dati spettrali, sovrapporvi mappe e realizzare sezioni geologiche, proiettare strutture sotterranee e caratterizzare possibili ed interessanti siti di atterraggio per l’esplorazione umana.

Nei prossimi anni, lo sviluppo delle tecnologie consentirà agli scienziati di essere virtualmente su un’altra superficie planetaria senza essere fisicamente là ma con la capacità di vedere attorno a sé l’intero paesaggio e di controllare le funzioni esplorative del rover facendo analisi e misure direttamente sul campo.

 

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