Festival Angelica

Julien Desprez | Acapulco Redux

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venerdì 11 dicembre 2020 – ore 21 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
Festival Angelica

Julien Desprez Acapulco Redux
Julien Desprez - chitarra elettrica, luci, effetti
musiche di Julien Desprez
a cura di Julien Desprez

 
Se lo si ascolta senza vederlo, non è facile capire che Julien Desprez suona la chitarra elettrica. Il giovane musicista francese suona con una salutare spontaneità molteplici modificazioni del suono, sia interne che esterne al proprio strumento. Mentre gioca con i microfoni e trasforma il suono con i pedali, sembra che le sue mani ballino il tip-tap sugli accordi. I suoi brani dal vivo suonano come dei cut-up, simili alla cosiddetta musica glitch, e ci ricordano Akufen, alias Marc Leclair, produttore quebecchese di musica techno, con cui condivide la passione per il jolting: il corpo esegue quasi una danza mentre suona, e il suo rapporto con la chitarra evoca l’immagine di un mago capace di ipnotizzare un domatore di tigri.
‘Acapulco’ è frutto di un concetto: sviluppare una forma musicale in grado di ricevere e dare vita ad ogni tipo di suono, proveniente da qualsiasi campo o estetica musicale. L’idea ha portato a creare un approccio anticonvenzionale alla chitarra, attraverso un mix di azioni manuali sullo strumento in concomitanza con il lavoro dei piedi sui pedali. Il corpo è divenuto così un elemento centrale nella ricerca artistica di ‘Acapulco’.
Con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente questa peculiarità, l’estetica della performance è stata ampliata tramite un sistema di luci, tre barre di LED molto potenti e reattive che vanno a sostenere il significato musicale. Julien aziona le luci con i pedali, controllando direttamente dal palco questi effetti luminosi semplici, taglienti e incisivi, proprio come fa con la musica.
Tutti i pedali – delle luci e musicali – sono distribuiti sul palco in modo da creare spazi, profondità e prospettive diverse, e costringere l’artista a muoversi. Questo semplice sistema spezza il flusso del suono, del tempo e dello spazio, e permette a nuove densità musicali di emergere. La musica diviene inconcepibile senza prendere in considerazione lo spazio. Tutto è connesso.
Ma, allo stesso tempo, tutto può essere anche indipendente. Ogni spazio sonoro, spaziale, luminoso e visuale può anche, contemporaneamente, separarsi dal resto in un’esistenza propria e raccontare la sua storia. Qui Julien attinge a ciò che appare essere, ma anche a ciò che nasconde, a ciò che sentiamo, e da dove lo sentiamo. La performance è vivida, ed espone la sua fragilità.
Nato dalle esplorazioni sonore, corporee e formali degli ultimi anni, ‘Acapulco Redux’ fa parte del progetto ‘Acapulco’ creato nel 2013. Trascendendo i confini della chitarra, creando un nuovo strumento che pare fondersi con una batteria o un organo umano, ‘Acapulco Redux’ va oltre la pratica strumentale per evocare una danza, mettendo in discussione la relazione fisica e gestuale intrinseca alla chitarra.
In questa nuova fase del progetto, che mette suono, spazio e luce sullo stesso piano, il fulcro della performance è leggermente dislocato e le prospettive si moltiplicano. Tensioni, rotture, shock – di qualsiasi natura – creano uno spazio-tempo singolare.

 

Julien Desprez è musicista e performer di base a Parigi. Il jazz e il rock furono i suoi primi amori musicali ma, man mano che la sua pratica è progredita, anche il suo approccio al suo strumento, alla musica e allo spazio sono cambiati. Ora considera la chitarra più come una batteria, un organo, uno strumento modificabile a volontà. Evolvendosi tra sound art, performance e musica improvvisata contemporanea, il suo lavoro è incentrato su tutte le domande che scaturiscono da uno spazio scenico, attraverso il corpo, lo spazio, la vista e la luce, ma dove il suono rimane il pilastro centrale.
Julien è co-fondatore dal 2008 della cooperativa musicale Collectif Coax. Con il suo trio ‘power rock’ Abacaxi si è esibito in festival prestigiosi come Jazz em Agosto, Saalfelden, Moers Festival e Fimav (Victoriaville).
Ha anche suonato con Charlie Haden, Mats Gustafsson, Jeanne Added, Edward Perraud, François Jeanneau, Louis Sclavis, Stephane Payen, Guillaume Orti, Benoit Delbecq, Tortoise, Han Bennink, Hubert Dupont, Rob Mazurek, Jeff Parker, Beniat Achary, Noël Ackchoté, David Grubbs, Doug Wamble, Marc Ducret, Sylvain Darrifourcq ed Eve Risser

 

(Foto di Sylvain Gripoix)