Sport preferito dagli italiani e dai francesi, il gioco del calcio travalica spesso oltre le tribune dello stadio per toccare questioni fondamentali come l’educazione, l’economia, l’identità, il rito sociale ed il potere. Nell’era della globalizzazione, il calcio è un fattore di relazioni internazionali, caratterizzato dall’esacerbazione delle passioni e persino da possibili conflitti. Da Platini a Verratti, Francia e Italia non contano più i grandi professionisti dello sport che hanno vissuto il calcio fra le due nazioni in tutte le sue sfumature.
L’incontro fra due storici dello sport, Fabien Archambault e Nicola Sbetti moderato da Toni Rovatti, cercherà di far luce sulla complessità del rapporto calcistico fra i due paesi ed oltre, nelle sue dimensioni politiche e geopolitiche, dove il campo di calcio può assumere rapidamente la funzione di arena o di specchio rovesciato.
Fabien Archambault è professore associato all’Università di Parigi 1 Panthéon Sorbonne e si occupa della storia degli sport di squadra, in particolare il calcio e la pallacanestro. In italiano ha pubblicato Il controllo del pallone. I cattolici, i communisti e il calcio in Italia.
Nicola Sbetti è storico e politologo specializzato nei rapporti tra calcio e politica internazionale ed è docente e ricercatore presso l’Università di Bologna. Recentemente ha pubblicato: Giochi diplomatici. Sport e politica estera dell’Italia nel secondo dopoguerra pubblicato dalla Fondazione Benetton Studi e ricerche/Viella.
Toni Rovatti è docente presso l’Università di Bologna. Nei suoi studi si è occupata di forme di espressione della violenza in guerra, Resistenza e transizioni alla democrazia. Fra le sue pubblicazioni: Leoni Vegetariani. La violenza fascista durante la RSI (Clueb, 2011); Combattere lontano da casa. L’esperienza dei partigiani meridionali nelle regioni del Nord, in La partecipazione del Mezzogiorno alla Liberazione d’Italia (Le Monnier 2016); con E. Acciai, G. Panvini, C. Poesio, Oltre il 1945. Violenza, conflitto sociale e ordine pubblico nel dopoguerra europeo (Viella 2017).