In Europa, negli Stati Uniti così come in Israele, un numero crescente di film e serie televisive è ambientato «dietro le quinte» di regimi democratici alle prese con minacce terroristiche. Queste opere rivelano uno stato morale del mondo. Possono essere analizzate come riflesso della società o come strumenti ideologici. Ma possono anche essere intese come nuove risorse per l’educazione, la creatività e la perfettibilità del loro pubblico; come l’emergere di una forma di «soft power» che può servire come risorsa per le politiche pubbliche e la conversazione democratica. Alla luce dell’attualità e delle ultime serie televisive, questo dialogo italo-francese si propone di cogliere il ruolo cruciale delle serie televisive nello sviluppo di una comprensione collettiva della democrazia nel suo rapporto con la fiction, la politica e la sicurezza. Dialogo con il Torino Film Festival da confermare.
Sandra Laugier è Professore di filosofia all’Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne ed editorialista della rivista francese Libération. Ha pubblicato molto sulla filosofia del linguaggio ordinario, sulla filosofia morale (perfezionismo morale, etica della cura), sulla cultura popolare (film e serie TV), sugli studi di genere, sulla democrazia e sulla disobbedienza civile. È traduttrice dell’opera di Stanley Cavell. Dal 2019, dirige un progetto di ricerca europeo Demoseries.eu che si propone di studiare il soft power delle serie televisive e di mostrare come esse costituiscano nuove risorse per l’educazione morale, la creatività e la perfettibilità del pubblico.