Danse

ZED Festival Internazionale Videodanza 2022  

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ZED Festival Internazionale Videodanza 2022  

Dettagli: www.zedfestival.org

ZED Festival Internazionale Videodanza è un’esperienza immersiva nella videodanza, un incontro tra video e coreografa che si integrano in una situazione totalizzante, creando una miscela unica di arte del corpo in movimento, linguaggio cinematografico, creatività, espressività e narrazione. Con una proposta unica nel suo genere in Italia, ZED Festival pone la videodanza al centro della programmazione artistica, trasformando la città di Bologna in un centro vivo, attento e sensibile all’arte. ZED Festival propone un’offerta culturale internazionale che unisce il film d’autore di danza, performance in realtà virtuale e realtà aumentata, film a 360°, workshop, seminari tematici, incontri con il pubblico durante i quali dialogare con gli artisti e conoscere il loro universo creativo.
Dal 2020 il Festival ha creato un focus specifico sull’utilizzo della realtà virtuale e delle tecnologie di realtà aumentata applicate alla videodanza, ospitando compagnie, performance e progetti da tutto il mondo.

 

 

LE OPERE E GLI ARTISTI FRANCESI OSPITI DELLA QUARTA EDIZIONE DI ZED FESTIVAL SONO:

ACQUA ALTA – CROSSING THE MIRROR, di Cie ADRIEN M & CLAIRE B.  
Un libro pop up che si anima in realtà aumentata. Guardando attraverso un tablet o uno smartphone, le dieci doppie pagine del libro diventano il palco per una breve performance di danza grazie a un’applicazione di realtà aumentata fatta su misura. In un semplice tratto grafico in bianco e nero, disegni a inchiostro e carta bianca piegata si uniscono per rivelare la vita virtuale di esseri in miniatura, inseriti in un mondo immaginario impregnato dell’immaginazione dell’acqua. Questa esperienza si trova all’incrocio tra teatro, danza, fumetto, film d’animazione e videogioco «artistico».

 

RENDEZ-VOUS, di FABIEN PRIOVILLE DANCE COMPANY.    
Fabien Prioville esplora le sfide della più recente tecnologia VR e le possibilità associate per la danza contemporanea. Un’installazione di videodanza site specific, un’esperienza VR da vivere nel luogo stesso in cui è stata registrata la performance. Una sfida alla percezione immateriale delle tecnologie immersive, concepita per far coesistere la realtà virtuale e il rito aggregativo dello spettacolo dal vivo.

 

0AR (ZERO AR), dI AΦE DANCE COMPANY .         
Una collezione di brevi lavori di danza in realtà aumentata (AR) per tutte le età. Aoi Nakamura e Esteban Fourmi hanno cercato di portare l’esperienza teatrale dal vivo e collettiva nel lavoro, ripensando le applicazioni di questa tecnologia. 0AR è un’esperienza comune, da vivere attraverso cinque dispositivi connessi dove il pubblico è incoraggiato a esplorare, muoversi nello spazio e interagire, dove le loro azioni hanno un’influenza unica sul pezzo. 0AR si basa sul capolavoro seminale Zero degrees (2005), una collaborazione tra i ballerini/coreografi Akram Khan e Sidi Larbi Cherkaoui.

 

TACTIM, dI Gwendaline Bachini (LA C.R.I.).  
L’installazione interattiva di danza TACTIM consiste in un’immagine digitale a grandezza naturale di un ballerino che può essere animata dai visitatori toccando uno schermo. Sembra che sia i visitatori che il video danzatore si influenzino a vicenda nel movimento, creando un dialogo intimo tra loro. Per il suo aspetto interattivo, TACTIM esplora la relazione tra la danza e gli spettatori. Il suo scopo è quello di ricomporre una coreografia con il tocco dello schermo e così facendo ricomporre inesorabilmente un’identità umana.