Dibattito

Riflessioni sulle politiche culturali contemporanee nel contesto teatrale

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Il primo appuntamento del ciclo di incontri Ne vogliamo parlare, dedicato al tema della città, si terrà martedì 29 aprile alle ore 18:30 presso l’Institut français Palermo e sarà incentrato sulle politiche culturali contemporanee nel contesto teatrale.

La creazione culturale è minacciata dalla crisi economica e da politiche culturali sempre più rigide. Ancora una volta, oggi il teatro è uno dei settori più colpiti dai tagli di bilancio: i vincoli finanziari e l’esortazione alla produttività economica hanno la precedenza sulla necessità di creare. In Francia, alcuni importanti direttori di teatro stanno gettando la spugna, rifiutandosi di essere “testimoni di una scomparsa programmata”. Oltralpe, in Francia come in Germania, la libertà di creazione e di programmazione viene minacciata dalla pressione politica o di gruppi estremisti che sempre più spesso sfocia in atti di censura.
Eppure, proprio mentre perde la sua centralità sociale, il teatro – e con esso i molti luoghi in cui si fa teatro, tra spazi pubblici, educativi o militanti – interroga un elemento fondamentale delle nostre società contemporanee: quello della presenza e delle relazioni, della loro forza e della loro fragilità.

Interverranno ospiti di rilievo come la drammaturga, scrittrice e avvocata Olga Bach (Berlino/Palermo), l’attore e regista teatrale Noël Casale (Théâtre du Commun, Corsica), il regista e autore teatrale, attore, docente di regia Accademia delle Belle Arti di Palermo e direttore artistico Segesta Teatro Festival Claudio Collovà (Palermo), il performer Ernesto Tomasini (Palermo/Londra), che arricchirà l’incontro con delle letture. La discussione si svolgerà in italiano e sarà moderata dalla giornalista Helen Hecker.

La discussione sarà preceduta dalla proiezione del reportage Blickwechsel – Publika und Politiken der Darstellenden Künste (2024, 63’, v.o. con sottotitoli in italiano), che avrà luogo alle ore 17:30 presso il Goethe-Institut. Il film esplora le strategie artistiche messe in atto in ambito teatrale contro le forze di estrema destra, con particolare riferimento al partito AfD (Alternative für Deutschland), che nelle elezioni federali del 2025 ha registrato oltre il 20% dei consensi, il risultato più alto dalla sua fondazione nel 2013.