Cinema & audiovisivo

Sans adieu

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organizzato nell'ambito di:

SANS ADIEU
di Christophe Agou

Francia / 2017 / 99’
Documentario

Nel Forez, Claudette, 75 anni, e i suoi vicini contadini come lei, sanno bene che la società consumista li ignora divorando quel che resta del loro patrimonio e della loro sapienza. Ma non si arrenderanno facilmente.

Dal 2002 al 2015, il fotografo Christophe Agou, pur lavorando in giro per il mondo, non ha mai dimenticato la sua regione natale, le persone e i paesaggi tra i quali è cresciuto. Usando solo una videocamera digitale come prolungamento di uno sguardo genuino e autentico, ha ripreso a intervalli più o meno regolari la vita di alcune famiglie di campagna, immaginando che il loro modo di vivere era destinato a scomparire. Sans adieu, commovente ritratto frammentario, raccoglie le rovine d’altri tempi, tempi in cui si scriveva a mano, si viveva senza internet, senza smartphone o computer, semplicemente a contatto con la terra e gli animali. Ci mostra i nuovi emarginati di un mondo che al contempo promette prodotti genuini e cibi biologici.

Christophe Agou (Montbrison, Francia, 1969-2015), autodidatta, ha scoperto la fotografia durante i suoi viaggi in Europa e negli Stati Uniti. Nel 1992 si è stabilito a New York e nel 1998 ha cominciato a ritrarre i passeggeri della metropolitana, per poi far confluire gli scatti nel libro Life Below. I suoi lavori sono stati pubblicati ed esposti in tutto il mondo, dal MoMA di New York, al Museum of Fine Arts di Houston, al Jeu de Paume di Parigi, alla Fondazione Pilar y Juan Miró di Palma di Maiorca, al festival francese Rencontres d’Arles. Nell’inverno del 2002 è tornato in Francia, nella regione natia del Forez, dove ha conosciuto varie famiglie di agricoltori, tra cui i protagonisti del documentario Sans adieu, uscito postumo dopo la morte di Agou nel 2015 e presentato nella sezione Acid di Cannes. Negli stessi luoghi ha scattato le immagini dell’opera Face au silence, premiato nel 2010 con l’European Photograph Publishers Award. L’anno successivo ha fotografato e filmato il tour dei Tindersticks, la band di Stuart A. Staples, compositore della colonna sonora di questo documentario.