Festival Rendez-vous I appuntamento con il nuovo cinema francese IX edizione I Focus Cédric Kahn
La nona edizione del festival Rendez-vous - appuntamento con il nuovo cinema francese, organizzata dall’Institut français Italia e dall’Ambasciata di Francia in Italia in collaborazione con Unifrance Films e con il sostegno del gruppo BNL, si svolge a Palermo con un focus che quest’anno punta sul cinema di Cédric Kahn.
Il regista sarà a Palermo per presentare quattro dei suoi film : Roberto Succo (2000), Feux rouges (Luci nella notte, 2004), Une vie meilleure (2011) e La prière (2018), sabato 6 e domenica 7 aprile al Cinema De Seta mentre incontrerà gli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia – sede Palermo lunedì 8 aprile alle ore 9.00
Palermo, 06 - 07 aprile 2019 - Cinema De Seta (Cantieri Culturali alla Zisa - via Paolo Gili, 4)
Le proiezioni saranno in versione originale con sottotitoli in italiano.
Ingresso libero.
Difficile immaginare cose più diverse, nella sostanza come nella forma, che i quattro film che compongono questo focus dedicato a Cédric Kahn, regista riservato ma importante. Il cinema di Kahn - naturalista ma aspro e scevro di sentimentalismi, realista ma tendente al cinema di genere - resta imprevedibile, rifiutando le facili categorizzazioni, conservando una certa semplicità e sobrietà pur inerpicandosi in percorsi talvolta insidiosi. Se i temi si intrecciano con coerenza, la forma si evolve per adattarsi al contenuto. Ogni film è vissuto come una nuova avventura senza legami con la precedente. «Faccio film per scoprire perché li faccio», dice Kahn: alla base del processo creativo del regista c’è l’angoscia, per definizione immotivata, ma che incita all’azione, al movimento.
Cineasta in movimento, Cédric Kahn è anche un cineasta del movimento. Non per forza nel senso di grandi acrobazie registiche con movimenti vertiginosi della cinepresa. Nel cinema di Cédric Kahn il movimento si rivela nelle interazioni tra il fondo e la forma. Grande film sull’opacità, Roberto Succo segue la parabola senza fine di un serial killer in modo originale, ripido come le sue corse che non possono che concludersi violentemente. Feux Rouges continua questa figura del movimento, con il ritmo più lento ma altrettanto nervoso di una deriva alcolizzata e fantastica. Al tempo stesso film dai risvolti sociali e thriller incalzante, Une vie meilleure segna l’introduzione esplicita della fuga come motivo centrale del suo cinema (una coppia cerca, contro tutto e tutti, di sfuggire ai debiti che la attanagliano) mentre il suo ultimo film, La prière, tumultuoso e contemplativo, segue il percorso di un uomo che, in seguito a un’overdose, entra in una comunità religiosa per disintossicarsi. Ogni volta i personaggi possono solo andare avanti, che si tratti di una corsa senza fine o di uno slancio coraggioso, per non farsi imprigionare dai drammi e dalle norme sociali.