PRENDRE LE LARGE
di Gaël Morel
Francia / 2017 / 103’
con Sandrine Bonnaire, Mouna Fettou, Kamal El Amri, Ilian Bergala
La vita di Edith viene sconvolta da un piano aziendale. La fabbrica in cui lavora da sempre viene delocalizzata a Tangeri. Per gli operai l’unica alternativa alla disoccupazione è accettare un trasferimento in Marocco. Non avendo legami, con figlio che lavora lontano, Edith è l’unica a fare questa scelta. Anche se i primi passi nella nuova fabbrica e nel nuovo paese non sono facili, Edith diventa ben presto amica di Mina, che gestisce la pensione in cui alloggia. Grazie a questa amicizia, la sua vita prende una nuova direzione.
Il regista Gaël Morel, rivelazione nel 1994 per il ruolo in L’età acerba di André Téchiné, realizza con Prendre le large un film convincente sia per la delicatezza dell’approccio psicologico sia nella radiografia di un universo sociale decadente. Basato sulla sceneggiatura dello scrittore e regista marocchino Rachid O., il film è un dramma sociale che parla di licenziamento economico, di migrazione e integrazione, attraverso un bel ritratto di donna, interpretato in maniera molto sensibile da Sandrine Bonnaire.