SQFF 2023

Queer Short: i film francesi in concorso

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organizzato nell'ambito di:

QUEER SHORT

Sezione competitiva dedicata a opere legate a tematiche queer in un’accezione ampia del termine. Al concorso sono ammessi tutti i generi (fiction, documentario, animazione, videoclip musicali, sperimentazione), fatta eccezione per spot pubblicitari e sigle televisive.
I film della sezione Queer Short saranno proiettati con i «sottotitoli inclusivi» in italiano che sono stati ideati da SudTitles per promuovere l’idea di “Cinema per tutti” e favorire l’inclusione sociale della comunità sorda.

film francesi in concorso

COEURS BRISÉS HÔTEL
di Emma Axelroud Bernard
Francia 2023 / 16’ / v.o. sott. it. / anteprima nazionale

26 maggio 2023, 22.30 / Cinema De Seta
30 maggio 2023, 18.30 / Sala Wenders


In un hotel che rende omaggio a Elvis Presley, cinque donne si riuniscono per portare a termine una missione: rimuovere il cadavere di un uomo dal locale. In questo giallo esuberante, dove l’omicidio di un uomo alimenta un’amicizia tra cinque donne, tutti i cliché del film poliziesco sono messi in crisi: nessun personaggio femminile è vittima, la polizia non ha alcun ruolo e gli uomini sono inutili. Emma Axelroud Bernard, che firma il suo primo film, dimostra grande inventiva nell’uso falsamente pastiche dei codici del fotoromanzo e del noir americano, e combina abilmente umorismo anticonformista e pamphlet femminista.
 

HÉROÏNES
di Astré Desrives

Francia 2022 / 28’ / v.o. sott. it.

26 maggio 2023, 22.30 / Cinema De Seta
30 maggio 2023, 18.30 / Sala Wenders

 

Nel 1940, Claude Cahun e Marcel Moore, due artiste lesbiche ed ebree, decidono di lasciare Parigi e trasferirsi sull’isola di Jersey per sfuggire alle persecuzioni naziste. Minacciate dallo sbarco delle truppe tedesche sull’isola, optano per la resistenza. Armate della loro telecamera 8 mm, danno vita ad un esercito di «soldati senza nome» che fanno andare nel panico la macchina nazista. Un film sull’amore, la passione per l’arte e la resistenza di due eroine che sfidano il totalitarismo a colpi di immaginazione; un’opera che asseconda l’estro dinamitardo delle sue protagoniste ricorrendo a registri narrativi e stilistici divergenti, accostando agli scricchiolii analogici di ascendenza surrealista delle forme di sovversione più “contemporanee”, muscolari e dal piglio punk, proprie del cinema di genere.
 

VIRÉE SÈCHE
di Théo Laglisse

Francia 2022 / 23’ / v.o. sott. it / anteprima nazionale

27 maggio 2023, 16.00 / Cinema De Seta
​29 maggio 2023, 16.00 / Sala Wenders


Al ritorno dall’ennesima notte insonne di balli sfrenati e droghe, Jordane trova a casa Chléo, la sua sorellina, in agitazione per una misteriosa assenza d’acqua. Rendendosi subito conto che il disagio sta colpendo l’intera città, Jordane affronta uno dei suoi peggiori incubi e si imbarca in un viaggio allucinato e folle tra le strade di Marsiglia per fermare la sete.
Un’epopea lisergica e apocalittica a suon di techno a metà tra il cinema tedesco post-muro e il cinema indie americano queer degli anni Duemila ma che al contempo esplicita l’urgenza tutta contemporanea del narrare la desertificazione imminente. Brutale, sfrenato ed esaltante anche nelle immagini che non danno tregua ed obbligano lo spettatore a seguire le protagoniste nella loro corsa a perdifiato: «Run, Jordane, run!»


AFTERWARDS
di Chongyan Liu

Francia 2023 / 25’ / v.o. sott. it. / anteprima assoluta

27 maggio 2023, 16.00 / Cinema De Seta
29 maggio 2023, 16.00 / Sala Wenders


Dopo il tragico suicidio di Maiy C. Hô, la regista documenta gli spazi liminali di Berlino, mentre le lettere di Maiy al fratellastro punteggiano il viaggio. Un’esplorazione toccante delle lotte affrontate dagli individui trans e delle intersezioni tra razza, genere e sessualità che contrassegnano le loro esperienze. In Afterwards, Chongyan Liu compie un gesto di cinema post-mortem: gli spazi svuotati dalla presenza umana sono avvolti da un’aura spettrale, come se fossero visti dalla prospettiva della defunta, di cui ascoltiamo le lettere che raccontano il suo difficile percorso di vita. Allo stesso modo, Afterwards è un viaggio: spaziale, attraverso una Berlino decostruita; esistenziale, attraverso la sua narrazione; politico, in quanto tratta di una lotta individuale. La sua bellezza sobria e tagliente ci ricorda che il cinema non ha bisogno di molto per toccare l’essenziale.