La fille de son père

Étienne ha appena vent’anni quando si innamora di Valérie e qualcuno in più quando nasce la loro figlia Rosa. Il giorno in cui Valérie li abbandona, Etienne decide di non farne un dramma. Etienne e Rosa costruiscono una vita felice insieme. Sedici anni dopo, quando Rosa deve partire per gli studi e le loro strade si separano, il passato riaffiora.

Al suo secondo film dopo Perdrix, Erwan Le Duc affina il suo stile tragicomico e rivisita il tema della famiglia e del rapporto genitori-figli. Gli piace cambiare registro, mescolare romanticismo e ironia e affrontare argomenti seri in modo leggero. Il film rimane imprevedibile, passando continuamente dalla commedia al dramma e persino al road movie. Nahuel Pérez Biscayart, la rivelazione di 120 battements par minute, è irresistibile con il suo aspetto da Buster Keaton e i suoi grandi occhi stupiti. Céleste Brunnquell, scoperta in Les éblouis, regala un’interpretazione frizzante e solare, ricca di umorismo e talento.