Terrazza dell’Institut français Palermo
martedì 18 giugno – 21.00 - ingresso libero
LA CITÉ DE LA PEUR, UNE COMÉDIE FAMILIALE
di Alain Berbérian
Francia / 1994 / 99’
con Chantal Lauby, Alain Chabat, Dominique Farrugia, Gérard Darmon, Jean-Pierre Bacri, Valérie Lemercier
versione originale francese con sottotitoli in italiano
Introduce il critico cinematografico Francesco Puma
Oggi, a Cannes, durante il Festival. Non è facile per Odile Deray, piccola addetta stampa del cinema, far parlare del suo film “Red is Dead”. Certo, si tratta di uno Z-movie, un horror a basso costo con attori improbabili. Ma un giorno la fortuna le sorride: un killer sta seminando il terrore esattamente come in “Red is Dead”. L’occasione è troppo ghiotta: veri omicidi, proprio come nel suo film, in pieno Festival di Cannes! Non si potrebbe immaginare pubblicità migliore… Così Odile chiama subito Simon Jeremi, il protagonista di “Red is Dead”, un trentenne un po’ tonto. Per proteggerlo - ma soprattutto per mettersi in mostra - assume anche una guardia del corpo, Serge Karamazov, più interessato alle ragazze che alla sua missione. Nel fervore di Cannes, con un assassino a piede libero, un politico corrotto e un commissario ossessionato dai media, Odile, Simon e Kara dovranno affrontare mille peripezie per arrivare sani e salvi alla scalinata del Grand Palais. Ma anche lì le loro avventure non saranno finite.
Film generazionale ormai intergenerazionale, La cité de la peur festeggia quest’anno il suo 30° anniversario. Un quarto di secolo dopo, la commedia continua a far ridere a crepapelle. Il film può sembrare una successione di sketch legati da un filo conduttore che è la storia principale, ma è completamente radicato nel mondo dei Les Nuls. Chantal Lauby, Alain Chabat e Dominique Farrugia, il trio Les Nuls - con Bruno Carette come quarto membro, quest’ultimo scomparso nel 1989 - ha avuto un grande successo su Canal +, prima di abbandonare il canale nel 1992… per poi tornare al cinema nel 1994 con La cité de la peur, un vero e proprio trionfo per il trio, e diventato subito un cult.