Arti visive

I Never Promised You a Rose Garden

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I Never Promised You a Rose Garden
 

Curatela a r c h i p e l a g o

11 ottobre - 3 novembre
Studio Frontiera / Minimum
Palermo

Alessandro Calabrese
Ange Leccia
Brian Kuan Wood
Dora García
Jean-Philippe Toussaint
Joanne McNeil
Jocelyn Allen
Leah Clement
Lee Mackinnon
Minna Pöllänen

In occasione di Manifesta 12 a Palermo, a r c h i p e l a g o presenta I Never Promised You a Rose Garden: una mostra collettiva in due parti che riunisce il lavoro di artisti visuali (impegnati su diversi media), scrittori e una sele­zione di libri. La mostra esplora la declinazione presente della nozione di affetto.

Affetto evoca, prima di tutto, un incontro tra alterità. Spinoza definisce “affetti” i cambiamenti prodotti su un corpo, inclusa la mente, attraverso l’interazione con un altro corpo, che aumenta o riduce il suo potere di attività. O, come spiega Brian Massumi: “produrre o subire l’azione di un affetto significa fare un incontro e fare un incontro significa aver già iniziato un’avventura. Contro la chiusura nell’interiorità di un soggetto, l’azione di un affetto si riferisce ad una partecipazione immediata negli eventi del mondo, riguarda intensità ed esperienza”.

La nozione di affetto si relaziona a quelle di connessione e intensità, due elementi essenziali del presente, un tempo in cui le emozioni vengono ovunque esibite: sui cartelloni pubblicitari, nei discorsi dei politici, nella nostra posta di lavoro, nei messaggi di Siri, e, con ancora maggiore intensità, nei nostri social media. Caro X, spero che stia bene, Loving it; Lots of Love; ♥ … Il lessico dell’affetto si è largamente diffuso, contribuendo alla costruzione di una “cultura di emozioni”. Allo stesso tempo, il mondo digitale influenza il modo in cui ci relazioniamo, condiziona i nostri sentimenti, riconfigura i nostri comportamenti e, a volte, riverbera rituali antichi.

I Never Promised You a Rose Garden affronta la dimensione emozionale delle nostre comunicazioni e l’impatto del digitale sulle relazioni interpersonali. La mostra esplora le nozioni di emozione collettiva e intimità, di presenza ed assenza, e guarda all’amore nell’epoca del capitalismo e Tinder, al lessico affettivo e alla vocazione romantica. Nello studio Frontiera si presenterà il lavoro di dieci autori, artisti visuali e scrittori. A Minimum sarà esposta una selezione di saggi, romanzi e libri di artista.

Info

Studio Frontiera, Via Alloro, 36
11 - 31 ottobre; Mercoledì - Domenica, ore 15 - 18
Inaugurazione 11 ottobre; ore 19 - 21

Minimum, Via Giacalone, 33
18 ottobre- 3 novembre; Lunedì - Venerdì , ore 16 - 19
Inaugurazione 18 ottobre; ore 19 - 21

Contact: magali@archipelagoprojects.com

La mostra è parte del programma Outer Circle ed è organizzata in collaborazione con Materia Gallery, Minimum e Institut Français de Palerme.