
Benjamin Kahn è ballerino e coreografo. Ha studiato drammaturgia e teatro all’Università di Aix en Provence e al Conservatorio di Rennes, e si è diplomato all’ESAC (Scuola Superiore delle Arti del Circo) in Belgio.
Dopo gli studi, ha lavorato con coreografi come Philippe Saire, Benjamin Vandewalles, Nicole Beutler, Ben Riepe, Frédéric Flamand, Maud Le Pladec, Egle Budvytyte e Alessandro Sciaronni.
È inoltre drammaturgo (Cuir / Cie Un loup pour l’homme, Darkmatter / Cherish Menzo tra gli altri) e insegna danza presso il CNAC, l’ESAC e diversi conservatori. Dal 2019 crea i suoi progetti personali.
Benjamin Kahn considera la danza e la coreografia come degli strumenti politici potenti: si interessa in particolare alla costruzione e decostruzione del modo in cui vediamo i corpi individuali e collettivi. Attingendo all’interdisciplinarità della sua formazione e alla ricchezza degli incontri con i singoli performer, dà origine a lavori che combinano testi, una precisa scrittura coreografica e potenti paesaggi sonori e luminosi per mettere in discussione le questioni sociali.
Tra il 2019 e il 2023 creerà una trilogia di pezzi da solista, “Sorry, But I Feel Slightly Disidentified…” (2019), “Bless the Sound that Saved a Witch like me” (marzo 2023) e The Blue Hour (giugno 2023), che indagano le proiezioni sui corpi, lo sguardo e il legame tra l’intimo e il collettivo.
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credit foto Sophie Soukias