Andrea Lissoni

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Crédit foto : © Maximilian Geuter

ANDREA LISSONI – Direttore artistico della Haus der Kunst, Monaco di Baviera

Andrea Lissoni, PhD, è direttore artistico della Haus der Kunst di Monaco di Baviera da aprile 2020. Già senior curator presso il dipartimento di Arte e Film Internazionale presso la Tate Modern di Londra, e precedentemente curatore presso l’Hangar Bicocca di Milano (2009-2013), è co-fondatore del collettivo artistico indipendente Xing e co-direttore del festival internazionale Netmage di Bologna. Nel 2012 ha co-fondato Vdrome, un programma di proiezioni online per artisti e registi, di cui è tutt’oggi uno dei curatori.

Ha inaugurato il Cinema Programme presso la Tate Modern, un’esposizione che si sviluppa nel corso dell’anno. Ha co-curato il programma dell’inaugurazione del nuovo edificio del museo nel 2016, la Live Exhibition del 2017 e del 2018, la Turbine Hall Commission di Philippe Parreno (2016) e la mostra personale di Joan Jonas (2018). È stato co-curatore della Biennale de l’Image en Mouvement The Sound of Screens imploding organizzata dal centro d’arte contemporanea di Ginevra/OGR Torino nel 2018. Nel 2019 ha contribuito all’inaugurazione internazionale del CCA di Tashkent, primo centro d’arte contemporanea in Uzbekistan, dove ha curato l’esposizione personale di Saodat Ismailova Qo’rg’on Chiroq. Più recentemente, ha curato l’esposizione Bruce Nauman presso la Tate Mordern di Londra (2020-2021, esposizione itinerante che verrà successivamente esposta presso il Museo Stedelijk di Amsterdam e all’Hangar Bicocca di Milano).

“Le arti del presente vivono sui bordi, geografici, culturali, sociali e disciplinari. Esistono e resistono con gioia ed energia, e si radicano nel valore che l’ultimo anno ha drammaticamente proposto come il più importate: la comunità. L’Europa sta attraversando una trasformazione culturale, sociale ed artistica straordinaria, troppo dirompente per potere essere ignorata. Sono entusiasta di contribuire a Panormos, un progetto su un luogo, un tempo, un modo e in una città unica, dove ospitare l’arte del presente non può che generare i fondamenti di quella futura. E, inevitabilmente, del futuro in generale.” Andrea Lissoni, giugno 2021