
Consegna del premio Nino Gennaro al regista Lionel Soukaz
saranno presenti Benoît Arnulf (In&Out Nizza), Maria Di Carlo, Giusi Gennaro, Massimo Milani
Sala Wenders, Goethe-Institut Palermo - 26 maggio, ore 17
ingresso libero
Il “Premio Nino Gennaro”, realizzato dall’artista Vincenzo Vizzari, sarà assegnato quest’anno al regista Lionel Soukaz, pioniere dell’attivismo gay in Francia, del quale sarà proposto il mediometraggio Tino, un “peplum” anticapitalista intervallato da ironiche digressioni sul passato mitico della Tunisia.
Tino
Lionel Soukaz – Guy Hocquenghem
Francia 1985 / 26’ / v.o. sott. it.
Definito un “peplum anticapitalista”, nel suo film Lionel Soukaz ci racconta le vicende di Tino, ragazzo Tunisino abbordato su una spiaggia da una bionda e ricca attrice. “Adottato” dall’attrice e dal suo agente, Tino si troverà suo malgrado a fronteggiare uno strano triangolo, ma starà al gioco nella speranza di essere aiutato a realizzare il suo sogno e diventare un attore. Intervallato da digressioni sul passato mitico della Tunisia e spezzoni del film nel quale il ragazzo è riuscito a farsi ingaggiare e viene mostrato come eroe mitico dalla bellezza scultorea, Tino ci offre una visione al contempo ironica ed amara sul nuovo colonialismo e sulle nuove forme di commercio ad esso collegate.
Lionel Soukaz (Parigi 1953) inizia la sua carriera di regista underground nel 1973, filmando con la sua Super8 una serie di corti attivisti incentrati sull’omosessualità, spesso con elementi pornografici, che si rifacevano allo stile dei video giornali. Tra il 1977 e il 1980, Soukaz organizza dei festival cinematografici a tematica gay (Festival du film de La Rochelle, la Quinzaine de cinéma homosexuel di Parigi, La Pagode – quest’ultimo interrotto dal Ministero della Cultura francese). Dai suoi esordi ad oggi, a volte insieme al collega Guy Hocquenghem, Soukaz ha realizzato innumerevoli cortometraggi, cine – trattati e poemi visuali (Journal annales) che affrontano tematiche vaste tra le quali la fugacità della vita e la perdita, la storia del cinema omosessuale, le vite degli omosessuali facenti parte del sottoproletariato. In tal modo da vent’anni a questa parte Soukaz contribuisce ad un archivio storico delle minoranze e dei gruppi militanti.