Arti visive

Nasce a Palermo KULTUR ENSEMBLE

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NASCE A PALERMO KULTUR ENSEMBLE

Kultur Ensemble, il primo istituto di cultura franco-tedesco previsto dal trattato di Aquisgrana, inaugura “Atelier Panormos – La Bottega”, una residenza d’artista italo-franco-tedesca ai Cantieri Culturali alla Zisa.

Il 14 giugno 2021 nasce a Palermo il primo istituto di cultura franco-tedesco KULTUR ENSEMBLE, che nel capoluogo siciliano inaugura una residenza di produzione e creazione artistica italo-franco-tedesca: Atelier Panormos. La residenza si trova nella Bottega 1, spazio recuperato all’interno dell’area dei Cantieri Culturali alla Zisa, vero esempio di archeologia industriale trasformata in una cittadella della cultura. Atelier Panormos (dal greco Pánormos = Palermo, «buon approdo naturale”) diventa simbolo di coesione, collaborazione, sinergia tra l’Institut français Italia e il Goethe-Institut Palermo, già presenti ai Cantieri con le rispettive sedi, che oggi varano insieme alla città di Palermo un progetto unico, che dialoga con la Palermo multiculturale e artistica.

 

 

 

Il programma di residenza Atelier Panormos – La Bottega

La Bottega – Atelier Panormos ospiterà, tre volte all’anno, artisti francesi e tedeschi per una residenza di tre mesi. La residenza non vuole essere unicamente un’occasione di produzione, ma intende stimolare la creazione di legami con i molti volti della cultura locale: durante il loro periodo a Palermo, gli artisti e le artiste saranno invitate a partecipare ai numerosi festival ed eventi locali. Verranno inoltre sostenute le collaborazioni con gli studenti e le studentesse delle scuole d’arte e delle altre istituzioni che compongono il tessuto culturale della città.
Promuovendo scambi interculturali, il progetto di residenza combinerà programmi di residenza italiani, francesi e tedeschi sostenendo lo sviluppo di una generazione europea di artisti di talento. Il suo quadro di riferimento sarà interamente multidisciplinare, con un’attenzione particolare all’inserimento del progetto nel contesto culturale locale. A questo fine, verrà sviluppato un partenariato con le istituzioni francesi e tedesche per garantire la reciprocità per gli artisti italiani e siciliani che desiderano effettuare una residenza in Germania o in Francia. Atelier Panormos vuole essere il punto di partenza di un “moderno Grand Tour”, sulle tracce dei “viaggiatori” settecenteschi per i quali un percorso in Italia era parte della propria formazione: in questa prospettiva, verranno coinvolte altre realtà partner, i cui artisti potrebbero venire in residenza a Palermo. L’Accademia di Francia a Roma Villa Medici e oltre trenta residenze italiane hanno già espresso il loro interesse.

Durante la loro permanenza in Sicilia gli artisti soggiorneranno a Palazzo Butera, uno dei luoghi d’eccezione della città di Palermo. Il Palazzo, pilastro dell’immaginario palermitano da oltre quattro secoli, è oggi sede della prestigiosa collezione di arte contemporanea di Francesca e Massimo Valsecchi. 

Il programma è realizzato grazie al partenariato con l’OFAJ/DFJW, l’Ufficio franco-tedesco per la Gioventù, con il quale è stato siglato un accordo di cooperazione per i prossimi anni per il sostegno alle residenze degli artisti under 30.

 

 

I mentori 

Il progetto è accompagnato da due personalità di riferimento nel campo dell’arte contemporanea internazionale: Chiara Parisi, direttrice del Centre Pompidou-Metz, e Andrea Lissoni, direttore artistico della Haus der Kunst di Monaco di Baviera. Chiara Parisi e Andrea Lissoni, i due “mentori” hanno individuato i sei artisti residenti nel corso del 2021 e della prima metà del 2022.

 

Chiara Parisi, direttrice del Centre Pompidou-Metz

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Foto Philippe Lévy

“L’Atelier Panormos è un po’ un luogo che si fa opera, un punto di domanda nella città di Palermo, per intercettare le tendenze contemporanee sfidando l’ortodossia dei “luoghi deputati”. Un luogo a prova di ogni pubblico, mettendo gli artisti al centro: un cantiere perenne, una baia dedicata all’edificazione di quell’architettura interminabile e indefinibile che è l’arte”.

Chiara Parisi dirige il Centre Pompidou-Metz da dicembre 2019. Storica dell’Arte, ha ottenuto un dottorato di ricerca presso l’Università La Sapienza di Roma, dove ha insegnato storia dell’arte moderna e contemporanea, storia dell’architettura e del design industriale. Dal 2004 al 2011 dirige il Centre internazionale d’Arte e di Paesaggio dell’isola di Vassivière, dando vita a una serie di progetti inediti e realizzando le prime mostre monografiche mai esposte in Francia di una serie di artisti. Nel 2011 è nominata Direttrice dei Programmi Culturali presso la Monnaie di Parigi, dove nel 2014 cura l’esposizione inauguratrice Chocolate Factory di Paul McCarthy, presentata in concomitanza con la scultura monumentale Tree, esposta in Place Vendôme. Nel 2015 seguono le esposizioni di Marcel Broodthears, Take Me (I’m yours) di Christian Boltanski e Hans Ulrich Obrist. Nel 2016, le sale del Settecento della Monnaie presentano le opere di Jannis Kounellis, poi quelle di Bertrand Lavier e di Raymond Hains. La sua direzione artistica si conclude con la personale Not Afraid of Love, la più vasta esposizione di Maurizio Cattelan mai presentata in Europa, che segna la ripresa della produzione dell’artista. Nel 2017 è nominata curatrice presso Villa Medici, dove inaugura un ciclo di esposizioni personali dedicate a Annette Messager, Claire Tabouret et Yoko Ono, Elizabeth Peyton et Camille Claudel, Tatiana Trouvé, Katharina Grosse e Anne Patrick Poirier. È membro di numerosi comitati scientifici, tra i quali quello per il Ministero della Cultura, il Museo Nazionale di Montecarlo e il FRAC (Fondo regionale d’arte contemporanea) Franche-Comté. 

 

Andrea Lissoni, direttore artistico della Haus der Kunst di Monaco di Baviera

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Andrea Lissoni. Foto Maximilian Geuter


“Le arti del presente vivono sui bordi, geografici, culturali, sociali e disciplinari. Esistono e resistono con gioia, energia, radicalità e si radicano nel valore che l’ultimo anno ha drammaticamente proposto come il più importate: la comunità. L’Europa sta attraversando una trasformazione culturale, sociale ed artistica straordinaria e troppo dirompente per potere essere ignorata. Sono entusiasta di contribuire a Bottega Atelier Panormos, un progetto su un luogo, un tempo, un modo e in una città unica, dove ospitare l’arte del presente non può che generare i fondamenti di quella futura. E, inevitabilmente, del futuro in generale.”

 Andrea Lissoni, PhD, è direttore artistico della Haus der Kunst di Monaco di Baviera da aprile 2020. Già senior curator presso il dipartimento di Arte e Film Internazionale presso la Tate Modern di Londra, e precedentemente curatore presso l’Hangar Bicocca di Milano (2009-2013), è co-fondatore del collettivo artistico indipendente Xing e co-direttore del festival internazionale Netmage di Bologna. Nel 2012 ha co-fondato Vdrome, un programma di proiezioni online per artisti e registi, di cui è tutt’oggi uno dei curatori.

Ha inaugurato il Cinema Programme presso la Tate Modern, un’esposizione che si sviluppa nel corso dell’anno. Ha co-curato il programma dell’inaugurazione del nuovo edificio del museo nel 2016, la Live Exhibition del 2017 e del 2018, la Turbine Hall Commission di Philippe Parreno (2016) e la mostra personale di Joan Jonas (2018). È stato co-curatore della Biennale de l’Image en Mouvement The Sound of Screens imploding organizzata dal centro d’arte contemporanea di Ginevra/OGR Torino nel 2018. Nel 2019 ha contribuito all’inaugurazione internazionale del CCA di Tashkent, primo centro d’arte contemporanea in Uzbekistan, dove ha curato l’esposizione personale di Saodat Ismailova Qo’rg’on Chiroq. Più recentemente, ha curato l’esposizione Bruce Nauman presso la Tate Mordern di Londra (2020-2021, esposizione itinerante che verrà successivamente esposta presso il Museo Stedelijk di Amsterdam e all’HangarBicocca di Milano).


 

Primi artisti residenti 

caner teker

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Foto Neven Allgeier

caner teker nasce nel 1994 a Duisburg-Marxloh, in Germania. Si laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Düsseldorf 2019 e frequenta un corso post laurea dal 2019 presso la SNDO - School for New Dance Development di Amsterdam. Debutta ai Tanztage di Berlino con la performance KIRKPINAR (coproduzione Sophiensaele) e riceve l’invito a partecipare al programma «DISAPPEARING BERLIN» presso lo Schinkel Pavillon di Berlino e al festival Radikal Jung presso il Volkstheater di Monaco di Baviera. È artista su invito del Favoriten Festival 2020 nella città di Dortmund e presso il Teatro Neumarkt di Zurigo. caner realizza performance al centro d’arte Kunstverein für die Rheinlande und Westfalen, Museum Abteiberg Mönchengladbach, tanzhaus NRW ed è borsista della Fondazione Norbert Janssen di Monaco di Baviera. Nel 2020 riceve il Premio per le Arti visive della Città di Düsseldorf e si esibisce presso il Centro coreografico PACT Zollverein di Essen.


 

Juliette Minchin


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Foto Wilfrid Gremillet

Nata nel 1992, Juliette Minchin vive a Parigi dove si dedica alla scultura, all’installazione, al video e al disegno. Diplomata in scenografia presso la Scuola Superiore di arti decorative e dell’Accademia di belle arti di Parigi, compone le sue opere lavorando la materia, la luce, la dimensione olfattiva e il suono.

Nel suo lavoro esplora i concetti connessi al tema della trasformazione. Testimone del trascorrere del tempo, le sue opere sono declinate in serie, presentate in condizioni diverse, giocando su una ambiguità fondamentale: nascita della materia o morte della forma, l’inizio e la fine si confondono. L’utilizzo di materiali naturali (come la terra o la cera) conferisce alle sue sculture una dimensione innegabilmente vivente, dove la superficie richiama l’aspetto della pelle.

Ad oggi, l’elemento della cera è al centro del suo lavoro: riattivata all’infinito, la stessa cera è utilizzata e rifusa per comporre le opere successive, come l’anima lascia un corpo per un altro. Il suo lavoro si distrugge e rinasce come un mandala tibetano: la ripetizione di uno stesso gesto e l’evoluzione aleatoria della materia conferiscono una portata processuale.

Juliette Minchin immerge il visitatore invitandolo all’introspezione, facendo in modo che l’esperienza si riveli potenzialmente esoterica. Gli spazi effimeri creati da Juliette Minchin possono essere percepiti come dei luoghi rituali: il repertorio di forme ieratiche e sacre, tratte da archetipi comuni a diverse culture, risveglia presso l’osservatore dei riflessi animisti, mistici o spirituali, che evocano nella materie una forma di trascendenza.



 

Bandi /Open calls 

A partire dalla seconda metà del 2022, le residenze saranno assegnate tramite un bando che verrà pubblicato su questo sito e promosso attraverso i canali social e sulla stampa. 

 

Contatti 

Bianca Bozzeda 
Goethe-Institut Palermo
Cantieri Culturali alla Zisa
Via Paolo Gili, 4
90138 Palermo, Italia
Tel.: +39 091 6528680
bianca.bozzeda@goethe.de 


 

I Cantieri Culturali alla Zisa 

Lo spirito inclusivo della Bottega – Atelier Panormos rispecchia quello, evidente, dei Cantieri Culturali alla Zisa: antica area industriale divenuta vero e proprio quartiere e cantiere culturale in continua attività ed evoluzione, i Cantieri sono il cuore pulsante della creatività e delle culture contemporanee di Palermo. Gli artisti della residenza avranno l’occasione di essere in contatto con l’Accademia di Belle Arti, il Centro Internazionale di Fotografia diretto da Letizia Battaglia, e il rinomato Centro Sperimentale di Cinematografia, l’Haus der Kunst dell’associazione Verein Düsseldorf-Palermo, oltre che con la prestigiosa Fondazione Merz, che di recente ha scelto Palermo come sua seconda antenna: a partire da settembre, il grandioso spazio ZAC diventerà uno spazio di ricerca ed esposizione della Fondazione torinese, a pochi passi dalla Bottega.