Cinema & audiovisivo

Jacques Nolot al Sicilia Queer 2018

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SICILIA QUEER 2018
International New Visions
FILMFEST 

VIII edizione | Palermo, 31 maggio – 6 giugno 2018
http://www.siciliaqueerfilmfest.it/sqff/
sq18-programma_2018.pdf

Sarà dedicata all’attore e regista francese Jacques Nolot la sezione Presenze della prossima edizione del Sicilia Queer filmfest, che si terrà a Palermo dal 31 maggio al 6 giugno 2018.

Di Jaques Nolot, regista della parola e del sentimento, maestro dell’autofinzione che il pubblico ha imparato a conoscere attraverso le sue interpretazioni nei film di André Téchiné, Arnaud Desplechin, François Ozon, Claire Denis, Paul Vecchiali, Claude Lelouch, il festival proporrà una personale integrale e indagherà il suo poco esplorato lavoro di autore.

Programma della sezione Presenze

01 Giugno, 22.30
LA CHATTE À DEUX TÊTES

di Jacques Nolot / Francia 2002 / 87’ / v.o. sott. it. sarà presente il regista

02 Giugno, 18.30
LA MATIOUETTE OU L’ARRIÈRE-PAYS

di André Téchiné / Francia 1983 / 48’ / v.o. sott. it. / sarà presente l’interprete Jacques Nolot

03 Giugno, ore 16.00
L’ARRIÈRE-PAYS
di Jacques Nolot / Francia 1998 / 90’ / v.o. sott. it. / sarà presente il regista

04 Giugno, ore 20.30
MANÈGE

di Jacques Nolot / Francia 1986 / 10’ / v.o. sott. it. / sarà presente il regista
seguito da
AVANT QUE J’OUBLIE

di Jacques Nolot / Francia 2007 / 108’ / v.o. sott. it. / sarà presente il regista

Jacques Nolot

Attore  e  regista,  Jacques  Nolot   è  una  presenza  singolare  nel  cinema  contemporaneo,  capace  di costruire  un’autobiografia  preziosa,  sconvolgente  e  disturbante,  un’opera  intima  unica  e incomparabile.

Nato  nel  sud  della  Francia  nel  1943, Nolot ha  fatto  un  lungo  percorso  prima  di  arrivare  a  essere attore  per  alcuni  dei  più  noti  registi  francesi  (André  Téchiné,  Patrice  Leconte,  Claire  Denis,  Paul Vecchiali,  François  Ozon,  Claude  Lelouch  e  molti  altri).

Figlio  di  un  barbiere,  lascia  la  famiglia  a  soli  16  anni  per  arrivare  a  Parigi,  dove  si  iscrive  a  un  corso d’arte  drammatica  e  lavora  per  sopravvivere:  fruttivendolo,  poi  prostituto  e  gigolò. Negli  anni Sessanta  fa  diversi  incontri  determinanti,  tra  cui  quello  con  André  Téchiné,  che  gli  presenta  Roland Barthes.  Téchiné  sarà  il  primo  a  impadronirsi  della  sua  storia, ispirandosi  a  quanto  Nolot  stesso scrive  in  solitudine,  rivendicando  ostinatamente  la  sua  formazione  da  autodidatta.

La  Matiouette,  inizialmente  monologo  teatrale,  racconta  del  ritorno  al  paese  natio  e  delle incomprensioni  con  il  mondo  chiuso  della  provincia  francese.  La  vita  del  protagonista  sarà  poi l’ispirazione  per  uno  dei  più  celebri  film  di  Téchiné, Niente  baci  sulla  bocca (J’embrasse  pas),  che racconta  il  mondo  parigino  del  giovane  Jacques  Nolot  ed  è  interpretato,  tra  gli  altri,  da  Philippe Noiret  ed  Emmanuelle  Béart. 

Nolot  realizza  nel  1997  il  suo  primo  lungometraggio,  L’arrière-pays,  primo  episodio  di  una  strana  e poetica  trilogia  che  sarà  completata  da  La  Chatte  à  deux  têtes (2002)  e  Avant  que  j’oublie (2007).  Il suo  lavoro  è  da  sempre  ossessionato  dalla  questione  dell’intimità,  ben  prima  che  questa  categoria –  con  il  nome  di  autofinzione  –  diventasse  il  passe-partout  di  una  certa  creazione  contemporanea. In  esso  seguiamo  la  vita  di  uno  stesso  personaggio  che  dopo  essere  diventato  gigolò  in Niente  baci sulla  bocca   va  a  trovare  il  padre  nel  villaggio  guascone  di  La  Matiouette   e  poi  di  nuovo  vent’anni dopo  in  L’arrière-pays.  In  La  Chatte  à  deux  têtes Nolot  sperimenta  le  prime  avvisaglie  della vecchiaia  e  la  tentazione  del  racconto  –  della  vita  passata,  delle  possibilità:  la  morte  di  un sieropositivo,  i  nuovi  incontri  sessuali,  il  travestimento.  In  Avant  que  j’oublie   si  confronta  con  il tempo  che  passa,  con  la  malattia,  con  la  solitudine  anche,  e  soprattutto  con  la  scrittura. 

Jacques  Nolot  non  ha  mai  smesso  di  spingersi  sempre  oltre  nell’esplorare  l’intimità  della  sua  vita, quella  di  ieri  e  quella  di  oggi.  Una  vita  che  è  mistero,  invenzione  e  reinvenzione  continua:  l’incerto limite  tra  esistenza  e  romanzo  è  percorso  con  determinazione  fino ad  assumere  le  forme  di  un cinema  libero,  fuori  da  ogni  norma,  aggirandosi  tra  i  sentimenti  più  sinceri  e  gli  eccessi  più  crudi, tra  scene  di  battuage  al  Bois  de  Boulogne,  incontri  sessuali  in un cinema  porno e tensioni connesse all’elaborazione  di un lutto.  Un cinema di corpo e di carne, di parola e di pensiero, capace di sfidare ogni cliché, di  lacerare  ogni  convenzione  e  di  guardare  in  faccia  lo  spettatore  fino a  penetrare nella sua intimità.  Come riassumere il suo cinema in una frase? Parafrasando l’inizio di un celebre romanzo italiano:  «Mi chiamo Jacques  Nolot, come tutti».

Il Sicilia Queer filmfest è  realizzato  grazie  al  contributo  della Regione Siciliana –  Assessorato Turismo  Sport  e  Spettacolo  –  Ufficio  Speciale  per  il  Cinema  e  l’Audiovisivo/Sicilia  Film  Commission, nell’ambito  del  programma  “Sensi  Contemporanei”;  del Comune  di  Palermo,  Assessorato  alla Cultura,  nell’ambito  delle  manifestazioni  per  Palermo  Capitale  della  Cultura.  E  con  il  sostegno dell’Institut  Français  Palermo,  del Goethe-Institut  Palermo,  dell’Instituto  Cervantes  Palermo e del Forum  Austriaco  di  Cultura.