Danza

Carolin Brandl

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La curatrice Carolin Brandl ha ideato numerosi progetti per alcuni dei più importanti musei e luoghi d’arte della Germania, unendo coreografia, performance e arti visive (Bode-Museum Berlin, Georg-Kolbe-Museum Berlin, Albertinum Dresden, Schinkel Pavillon Berlin e altri). Ha collaborato sia con artisti di fama internazionale sia con giovani artisti, la maggior parte dei quali ha creato opere ineditw per i progetti da lei diretti.

I progetti sviluppati da Carolin Brandl sono concepiti appositamente per i musei e i luoghi d’arte scelti. Spesso fanno riferimento alla loro storia e architettura, talvolta confrontandosi direttamente con le esposizioni in corso e le loro collezioni, e soffermandosi sempre su temi di attualità. Esplorano il potenziale sociale della coreografia e riflettono sulle connessioni tra patrimonio culturale, passato e presente, incorporando spesso una componente sonora. Brandl lavora all’intersezione tra arti e teorie e, con un approccio femminista, affronta le questioni della rappresentazione del corpo e del modo in cui lo sguardo si definisce, o viene definito.

Questi formati fanno parte di un’indagine più ampia sul rapporto tra la coreografia/danza, le arti visive, la performance nel contesto museale e i corpi in movimento, sia a livello individuale sia sociale.

Tra i suoi progetti più recenti ricordiamo SCULPTURE Festival- Sculptural Concepts in Music and Sound, Georg Kolbe Museum, Berlino, con la partecipazione di artisti come Meg Stuart, Sasha Waltz con Nicola Mascia, Claudia de Serpa Soares, Takako Suzuki, William Forsythe e giovani artisti (2020/21). La serie CHOREOGRAPHING POLITICS, Bode-Museum (2022/23), Staatliche Museen zu Berlin, con Jérôme Bel, Kat Válastur, Sofia Jernberg, Erna Ómarsdóttir, il format (Re)Frame, Albertinum, Staatliche Kunstsammlungen Dresden, nonché Female Gaze, Schinkel Pavillon (2023), con, tra gli altri, Alexandra Bachzetsis, Ula Sickle, Oona Doherty.

credit foto Théo Mercier