Cinéma et audiovisuel

Cinémardi #9

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Cinémardi
Nona edizione
22 ottobre – 17 dicembre 2019

Cinema De Seta
Cantieri Culturali alla Zisa
via Paolo Gili, 4 – Palermo

tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli italiani
ingresso libero

in collaborazione con Città di Palermo / Assessorato alla Cultura - Institut français Cinéma

Programma

[ 22 ottobre – 21.00 ]
Le Poulain
di Mathieu Sapin (2018)

[ 29 ottobre – 21.00 ]
Bécassine !
di Bruno Podalydès (2018)

[ 05 novembre – 21.00 ]
Z
di Costa-Gavras (1969)

[ 12 novembre – 21.00 ]
Un homme de trop
di Costa-Gavras (1967)

[ 19 novembre – 21.00 ]
Wine calling
di Bruno Sauvard (2018)

[ 26 novembre – 21.00 ]
Compartiment tueurs
di Costa-Gavras (1965)

[ 03 dicembre – 21.00 ]
L’Aveu
di Costa-Gavras (1970)

[ 10 dicembre – 21.00 ]
Paul Sanchez est revenu !
di Patricia Mazuy (2018)

[ 17 dicembre – 21.00 ]
Santa et Cie
di Alain Chabat (2017)

La rassegna

Una volta tanto, Cinémardi guarda al passato, dandoci modo di (ri)scoprire i primi quattro film di Costa-Gavras. Se Z e L’Aveu, pamphlet di successo, resistono piuttosto bene alla prova del tempo e rimangono opere mitiche, è necessario rivedere e rivalutare Un homme de trop, secondo lungometraggio del regista franco-greco, bocciato dalla critica e dal mercato all’epoca che, lungi dall’essere un’opera minore, ha tutte le qualità di un grande classico del film di guerra. Per quanto riguarda Compartiment tueurs, il primo lungometraggio dell’autore, all’epoca un successo clamoroso anche oltreoceano, è diventato oggi piuttosto raro. Il film è un colpo da maestro, a cavallo tra tradizione e modernità, e potrebbe curiosamente passare per un possibile cugino del giallo italiano (il critico e cinefilo Dario Argento se ne ricorderà qualche anno dopo quando realizzerà Profondo rosso).

Oltre a questo focus dedicato a Costa-Gavras, ampio spazio troverà, all’interno di Cinémardi, il cinema francese contemporaneo. Si inizia con due adattamenti di fumetti: il primo, Le Poulain di Mathieu Sapin (tratto dal suo stesso libro), è una favola divertente e feroce che ci conduce negli arcani della vita politica; 
l’altro, Bécassine ! di Bruno Podalydès, pieno di divagazioni buffe e invenzioni visive, evoca un personaggio dell’immaginario collettivo oggi in qualche modo dimenticato. Due commedie alle quali bisogna aggiungere Santa et Cie, che mescola un’ironia tipicamente francese e un clima magico alla Disney e dimostra che Alain Chabat non perde la sua insolenza neanche nei panni di Babbo Natale. Si potrà anche sorridere davanti all’originalità di Paul Sanchez est revenu !, l’ultimo film di una regista troppo rara, Patricia Mazuy (montatrice e assistente di Agnès Varda). Lavoro non classificabile che, nel suo modo di conciliare stili eterogenei, attinge all’ibridismo del cinema di Alain Guiraudie o di Bruno Dumont.

Infine, Wine Calling, documentario pop impegnato ma non propagandista, spumeggiante e generoso come i neo-vinificatori di cui dipinge un ritratto accattivante, ci farà scoprire il mondo dei vini naturali, e descriverà uno stile di vita basato sulla collaborazione e l’appartenenza a un gruppo. Un’ode alla vite che è anche un’ode alla vita.