Cinéma et audiovisuel

Omaggio a Georges Simenon

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Lumpen presenta
in collaborazione con
Comune di Palermo
Assessorato alla Cultura
Cineteca di Bologna
Il Cinema Ritrovato
Institut français Palermo
Cre.Zi.Plus
Tipografia dell’Università

Il Cinema ritrovato a Palermo 2019
direzione artistica Franco Maresco

OMAGGIO A GEORGES SIMENON A 30 ANNI DALLA MORTE
George Simenon è stato uno dei più amati romanzieri del Ventesimo secolo e una figura iconica nel panorama letterario del Novecento. Panique e Maigret e il caso Saint-Fiacre raccontano le due anime dello scrittore. Maigret e il caso Saint-Fiacre rende omaggio a quella di padre del poliziesco moderno e del commissario più famoso di Francia, interpretato nel film di Delannoy da Jean Gabin. Panique (tratto da Il fidanzamento del signor Hire) è dedicato invece alla sua vocazione di romanziere puro, osservatore inflessibile di una borghesia in nero, raccontata con toni duri e cupi nel noir di Julien Duvivier con Michel Simon.

Venerdì 3 e 10 maggio 2019 ore 21 Cinema De Seta
Cantieri Culturali alla Zisa (via Paolo Gili,4)
ingresso 5 euro

03/05
Panique (Francia/1946)
di Julien Duvivier

introducono
Eric Biagi (direttore Institut français Palermo)
Franco Maresco (regista)

10/05
Maigret et l’Affaire Saint-Fiacre (Francia-Italia/1959)
di Jean Delannoy

introducono
Ena Marchi (editor della narrativa francese e italiana di Adelphi)
Franco Maresco (regista)
Eric Biagi (direttore Institut Français Palermo)

Ena Marchi è editor della narrativa francese e italiana dell’Adelphi edizioni, dove lavora dal feb­braio del 1990. Per la stessa casa editrice ha tradotto e curato, fra gli altri, libri di Henri-Pierre Roché, Milan Kundera, Dominique Vivant-Denon, Marcel Jouhandeau, Georges Simenon, Yasmina Reza. Ha diretto, insieme a Giorgio Pinotti, la collana dedicata alle inchieste del commissario Mai­gret. Per il suo lavoro di traduttrice e di editor ha ricevuto nel 2011 il Premio Fedrigoni. Da molti anni tiene seminari e conferenze sulla traduzione e sul lavoro editoriale.

film in lingua originale con sottotitoli
formato proiezione DCP
Ristoro pre-proiezione
A partire dalle 19.00 aperi-cinema alla Social Kitchen di Cre.Zi. Plus. (Pad. 10 dei Cantieri Culturali, alle spalle del Cinema De Seta). Compreso nel costo del biglietto della proiezione un buon piatto aperitivo!
http://www.creziplus.it/

PANICO
(Panique, Francia/1946) di Julien Duvivier
Soggetto: dal romanzo Il fidanzamento del signor Hire di Georges Simenon. Sceneggiatura: Julien Duvivier e Charles Spaak. Fotografia: Nicolas Hayer. Montaggio: Marthe Poncin. Musiche: Jean Wiener, Jacques Ibert. Interpreti: Michel Simon (Monsieur Hire), Viviane Romance (Alice), Paul Bernard (Alfred), Charles Dorat (Michelet), Lucas Gridoux (Fortin, il farmacista), Lita Recio (Viviane), Jenny Leduc (Irma), Michèle Auvray (Mme Branchu). Produzione: Filmsonor Société Anonyme. Durata: 98’
Nuovo restauro digitale di TF1 Droits Audiovisuels presso il laboratorio Digimage, a partire dal nitrato interpositivo originale.

Mr. Hire è un individuo orgoglioso, eccentrico e solitario. È segretamente innamorato della bella ed equivoca Alice (Viviene Romance). Quando il corpo di una giovane donna viene rinvenuto nel suo quartiere, immediatamente i sospetti dei vicini e della polizia si concentrano su lui. Dopo uno spettacolare quanto drammatico inseguimento-linciaggio sui tetti di Parigi, una fotografia rivelerà l’identità del vero colpevole. Tratto dal romanzo di Georges Simenon, il primo film di Julien Duvivier dopo il suo ritorno in Francia da Hollywood vede l’acclamato esponente del realismo poetico usare il suo consumato mestiere per fini più oscuri e cupi. Grazie alle sfumate e incisive performance dei due protagonisti, questo noir ad alta tensione mostra (prima del Lang americano di Furia, Sono innocente e Il grande caldo) i pericoli della perversa ferocia della masse, costruendo una puntuale allegoria della doppiezza e della meschinità dei francesi durante gli anni delle guerra. “Lo sguardo freddo ma fraterno e segretamente tenero di Simenon fa spazio qui alla visione di un misantropo, condannando irrimediabilmente e senza indulgenza le bassezze dell’umanità” (Jacques Lourcelles).

MAIGRET E IL CASO DI SAINT-FIACRE
(Maigret et l’affaire Saint-Fiacre, Francia-Italia/1959) di Jean Delannoy
Soggetto: dal romanzo L’affare Saint-Fiacre di Georges Simenon. Sceneggiatura: Jean Delannoy e Rodolphe-Maurice Arlaud. Fotografia: Louis Page. Montaggio: Henri Taverna. Musiche: Jean Prodromidès. Scenografia: René Renoux. Interpreti: Jean Gabin (Jules Maigret), Michel Auclair (Maurice de Saint-Fiacre), Valentine Tessier (la contessa de Saint-Fiacre), Jacques Morel (Maître Mauléon), Michel Vitold (l’abate Jodet), Gabrielle Fontan (Marie Tatin), Jean-Pierre Granval (il giornalista), Camille Guérini (Gaulthier). Produzione: Jean-Paul Guibert per Cinétel, Pretoria Film, Filmsonor, Intermondia Film, Titanus. Durata: 101’

Secondo Maigret - dopo il successo di Il commissario Maigret (Maigret tend un piège) dell’anno precedente - per Delannoy e Gabin. La scelta cade su uno dei romanzi più celebri della serie, fino ad allora mai portati sul grande schermo. Sono le pagine del ritorno del commissario ai luoghi aviti, vicino a Moulins, presso il castello dove il padre faceva il fattore. Chiamato dalla contessa de Saint-Fiacre, sua amica d’infanzia, Maigret si trova di fronte a un caso particolamente complicato: un biglietto anonimo annuncia la morte, per l’indomani, della contessa. Che puntualmente, il giorno successivo, viene trovata morta… Atmosfere tra il lugubre e nostalgico e Gabin ancora perfetto nel ruolo, con la sua faccia perbene anteguerra, di ruvida estrazione contadina, ormai scolpita nella memoria collettiva come IL Maigret cinematografico.