Cinéma et audiovisuel

Cinémardi #5

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Cinémardi
Quinta edizione

17 ottobre – 19 dicembre 2017 / Cinema De Seta
Cantieri Culturali alla Zisa, via Paolo Gili, 4 – 90138 Palermo

Tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli italiani
Ingresso libero

In collaborazione con Città di Palermo/Assessorato alla Cultura, Institut français Cinéma

Scarica il programma

CALENDARIO

[ 17 OTTOBRE – 21.00 ]
IRRÉPROCHABLE
di Sébastien Marnier
Francia / 2016 / 103’

[ 24 OTTOBRE – 21.00 ]
LA LOI DE LA JUNGLE
di Antonin Peretjatko
Francia / 2016 / 99’

[ 31 OTTOBRE – 21.00 ]
JE NE SUIS PAS UN SALAUD
di Emmanuel Finkiel
Francia / 2016 / 111’

[ 07 NOVEMBRE – 21.00 ]
JAMAIS DE LA VIE
di Pierre Jolivet
Francia / 2015 / 95’

[ 14 NOVEMBRE – 20.30 ]
ELLE
di Paul Verhoeven
Francia, Belgio, Germania / 2016 / 130’
in collaborazione con il Festival Efebo d’Oro

[ 21 NOVEMBRE – 21.00 ]
NOCTURAMA
di Bertrand Bonello
Francia / 2016 / 130’

[ 28 NOVEMBRE – 21.00 ]
LES CHEVALIERS BLANCS
di Joaquim Lafosse
Francia-Belgio / 2016 / 112’

[ 05 DICEMBRE – 21.00 ]
L’OUTSIDER
di Christophe Barratier
Francia / 2016 / 117’

[ 12 DICEMBRE – 21.00 ]
LE GRAND JEU
di Nicolas Pariser
Francia / 2015 / 99’

[ 19 DICEMBRE – 21.00 ]
ROSALIE BLUM
di Julien Rappeneau
Francia / 2016 / 95’

Presentazione

La maggior parte dei film presentati in questa rassegna sono usciti nel 2015 e nel 2016, quindi in un momento particolare e drammatico della storia francese contemporanea, segnato dal terrorismo e dagli attentati, certo, ma anche dall’ascesa del populismo, dal ripiegamento sulla propria identità, dal malessere sociale e dalla perdita di fiducia nella classe politica. Tutti, a diverso titolo, ne portano traccia. Ma soprattutto, ogni film, a suo modo, inventa nuove forme per raccontare il disagio dell’individuo, della società e della civiltà. Ed è questo che ci interessa.

È evidente che il cinema francese non è un cinema di evasione. Anche quando ci immerge nell’esotismo (La loi de la jungle), è solo per descrivere meglio lo stato angosciante del Paese (l’ossessione burocratica di una Francia che procede ormai solo per simboli infranti, discorsi assurdi e cerimonie a vuoto – ci sarà da ridere). Gli eroi sono stanchi (Olivier Gourmet in Jamais de la vie), sopraffatti dagli eventi (Vincent Lindon in Les chevaliers blancs), sul filo del rasoio (Nicolas Duvauchelle in Je ne suis pas un salaud, una delle opere francesi più significative degli ultimi anni), monomaniaci e schizofrenici (Marina Foïs in Irréprochable). Per una generazione velleitaria che non ha saputo imprimere il proprio segno profondo nella storia, la politica è ormai solo una giostra di alleanze e tradimenti, combine e interessi, voci di corridoio e pettegolezzi, colpi bassi e colpi di scena, prede e ombre (Le Grand Jeu), mentre regna indisturbato un capitalismo incancrenito che degrada le relazioni umane (L’Outsider, ispirato all’affare Kerviel). L’analisi è deprimente? In televisione è peggio. I film, invece, sono belli, commoventi, intelligenti, anche divertenti, nuovi. Non è colpa loro se il mondo è così, è merito loro se sanno affrontarlo senza superficialità né compiacenza, con dei mezzi costantemente reinventati dal cinema. A tal proposito, non possiamo non sottolineare l’importanza di Nocturama di Bertrand Bonello. Film che non intende rendere conto della realtà o dell’attualità – per quanto vicine, scottanti e insopportabili – ma si propone di captare un sentimento del mondo e della Storia in fieri grazie a una scrittura cinematografica che fa propri strumenti della poesia, della musica, del cinema horror o fantastico. Un film fulminante, tragico, bello e intelligente, un film d’artista e d’esteta ma anche un film politico: un’istantanea di un mondo svuotato e nichilista, sull’orlo del precipizio, e che ormai non può che passare di catastrofe in catastrofe.