di Agnès Varda
Francia, 1962, 90’
con Corinne Marchand, Dominique Davray, José Luis de Vilallonga
Due ore nella vita di Cléo, cantante un po’ civettuola che sta aspettando i risultati di un esame medico per sapere se ha il cancro. Sperimentale nell’uso quasi reale del tempo, il film è secondo Varda stessa «un ritratto di donna iscritto in un documentario su Parigi, ma anche un documentario su una donna e la bozza di un ritratto di Parigi». Man mano che sale la paura di morire, Cléo lascia il suo personaggio frivolo e si apre al mondo esterno.
La bellezza di Parigi, insieme a quella della protagonista e alla musica di Michel Legrand, fanno del film, selezionato al Festival di Cannes e alla Mostra di Venezia, il primo successo pubblico di Agnès Varda, otto anni dopo La Pointe Courte, il suo primo opus, subito salutato dalla critica.
Il film sarà preceduto dal cortometraggio
Salut les cubains
Cortometraggio di Agnès Varda Francia, 1963, 30’
