
Opera in 3 atti (1853) di Giuseppe Verdi
Libretto di Francesco Maria Piave
Da Alexandre Dumas Fils, La Dame aux camélias
Direzione musicale: Michele Mariotti
Regia: Simon Stone
Scene: Bob Cousins
Costumi: Alice Babidge
Luci: James Farncombe
Direzione di cori: José Luis Basso
Orchestra e Cori dell’Opéra national de Paris
Coproduzione con Wiener Staatsoper
3h05 con 2 intervalli
Lingua : Italiano
Sovratitoli in francese e inglese
Attenzione
Alcune scene potrebbero turbare la sensibilità delle persone più giovani.
Certaines scènes peuvent heurter la sensibilité des plus jeunes ainsi que des personnes non averties.
Il preludio di apertura per strumenti a corda, segno di un’economia di mezzi fino ad allora inedita, è indice della precisa volontà di Verdi di voler rovesciare, nel 1853, le convenzioni e le regole. Eppure, non è soltanto questo stravolgimento a far emergere la radicalità dell’opera: la «Traviata» mette implacabilmente a nudo la violenza di una società che spinge al godimento materiale e finisce per sacrificare una vittima innocente sull’altare della morale borghese. Simon Stone ama rimodellare le opere del repertorio al fine di incanalarle verso territori più intimi. Al momento annoverato tra i più degni di rilievo, questo regista teatrale sta per debuttare all’Opéra national di Parigi. Un debutto attesissimo.
En ouvrant son opéra par un prélude pour cordes d’une économie de moyens inédite, Verdi affirmait en 1853 sa volonté de bousculer les conventions et les normes. Là n’est pas la moindre des radicalités de son oeuvre : sa « Traviata » met implacablement à nu la violence d’une société qui prône la jouissance matérielle et finit par sacrifier une innocente victime sur l’autel de la morale bourgeoise. Simon Stone aime travailler au corps à corps les pièces du répertoire pour les entraîner vers des territoires plus intimes. Ce metteur en scène, qui compte parmi les plus remarqués au théâtre aujourd’hui, fait ses débuts très attendus à l’Opéra national de Paris.