Settimana Franco-Napoletana

Paola VOLPE e Luca SIGNORINI: Il bel canto tra Napoli e la Francia

Condividilo!
organizzato nell'ambito di:

Settimana Franco-Napoletana

venerdì 26 maggio ore 19
Il bel canto tra Napoli e la Francia
Paola VOLPE e Luca SIGNORINI

Programma

G. Donizetti Largo
G. Fauré ElégieSicilienne
F. Poulenc Le chemins de l’amour
G. Martucci Due Romanze op.72 
J. Brahms Sonata in Fa Magg. op. 99

 

Il ‘bel canto’ tra Napoli e la Francia con riflessi brahmsiani nella scuola napoletana del tardo 800

Nel vasto panorama musicale l’ Italia e la Francia rivestono un ruolo di primaria importanza fin dalla nascita delle prime scuole musicali in entrambe le nazioni, fonte inesauribile di testimonianze nel campo musicale.

La predilezione per il bel canto è una delle caratteristiche comune ad entrambe le culture : ne sono testimonianza gli sviluppi sia sotto l’aspetto didattico che quello interpretativo esecutivo che hanno regalato pagine di assoluta eleganza e bellezza.

L’inizio del programma di questa sera presenta appunto due brani di autori la cui cantabilità scaturisce appunto dall’arte del bel canto, inteso non esclusivamente quale espressione canora, bensì come espressione della linea melodica strumentale, e Gaetano Donizetti e Gabriel Urbain Fauré, pur appartenenti a periodi storici diversi, costituiscono un esempio pregnante.

Non da meno risulta l’alta espressività e partecipazione del pathos post romantico derivante da Francis Poulenc, rappresentante della musica francese nel XX secolo. Se è pur vero che le due scuole nazionali italiana e francese ebbero influenza sulla musica europea a partire dal XVII secolo, al contempo non si può non riconoscere come esponenti e rappresentanti della musica europea non abbiano avuto influenza su compositori italiani e francesi. Un’influenza che però non risulta essere deviante sullo stile compositivo : un esempio è proprio quello di Giuseppe Martucci, esponente della scuola napoletana, presente nel programma di questa sera, che risente dell’influenza brahmsiana, intrisa di nuove idee scaturenti dal passaggio dal romanticismo a nuove forme che si espandono su tutte le espressioni artistiche. La particolarità che Martucci, ed altri compositori coevi, risenta di tale influenza gli permettono comunque di conservare una propria identità ed un proprio stile collocandolo come un saldo punto di collegamento tra culture diverse.

Un excursus storico musicale che tocca temi e caratteri tipici del tardo romanticismo, dedicando a Johannes Brahms un riconoscimento per le idee e la sobrietà della forma impresse nella complessa sonata con la quale si conclude il programma.