a cura di Jean-Luc Stote e Giangilberto Monti
Ispirata al successo editoriale dei suoi Maledetti Francesi, omaggiato dalla critica, lo chansonnier e scrittore Giangilberto Monti assembla il repertorio musicale che ama da sempre, con l’aiuto dell’organizzatore e collezionista Jean-Luc-Stote, in questa originale mostra discografica.
L’esposizione ripercorre, attraverso spartiti, libri e copertine di preziosi vinili, le utopie e il ribellismo proprio di questi artisti, tra jazz, folk, grandi melodie e ballad d’autore. Una ricerca appassionata che mostra quella contaminazione tra poesia, musica e comicità, da sempre radice inconfondibile del nostro migliore cantautorato.
Canti ribelli e vite da chansonnier: dalle canzoni canaglia di Bruant alle provocazioni poetiche di Gainsbourg, passando per i testi disperati e barricaderi di Leo Ferré, l’ironia di Vian e Brassens, le strofe strappacuore di Georges Moustaki e Charles Trenet, e le rock ballad di Renaud, l’ultimo dei maledetti d’oltralpe.
La mostra, partita da Brescia a marzo 2019, tra spettacoli e convegni sul tema, approda all’Institut, riassunto discografico di un mondo culturale affascinante, noto in tutto il mondo.
Si concluderà in musica con una serata dedicata di canzone francese con Giangilberto Monti, in collaborazione con il Teatro Verdi, il 19 dicembre.