
di Sophie Bédard Marcotte
65 m / Colore / 2017
La debuttante Sophie Bédard Marcotte gioca la carta di una Chantal Akerman in acido, mettendo in scena la storia di una crisi esistenziale, che affonda le sue radici nel disagio del contemporaneo, nella trasformazione tecnologica e digitale della comunicazione e delle relazioni sentimentali. A Montréal, la protagonista Clara, sopravvive a un difficile inverno, in attesa dell’annunciata distruzione della terra, a causa dell’impatto con un meteorite, minaccia spaziale apparentemente incontrollabile. Lo stile visivo intimista esistenziale dei piccoli gesti del quotidiano, tipico del cinema di Chantal Akerman, si mischia alle preoccupazioni della generazione dei millenials, con un esercizio narrativo audace e liberamente sperimentale.
preceduto da
LE CLITORIS di Lori Malépart-Traversy
3 m / Colore / 2016
FAUVE di Jérémy Comte
17 m / Colore / 2018