Cinéma et audiovisuel

ANATOMIE D'UNE CHUTE. DI JUSTINE TRIET (2023)

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ANATOMIE D’UNE CHUTE. DI JUSTINE TRIET (2023)

Nell’ambito di CineDams / CineDams è un ciclo di proiezioni introdotte dagli studenti del corso di Storia del Cinema (DAMS) dell’Università degli Studi di Firenze. Coordinamento scientifico di Cristina Jandelli e Coraline Refort.

Con Sandra Hüller. Thriller. (150 min.)

  • Lunedì 06/05 ore 17:00

RECENSIONE di , esperto di cinema e fumettiinternazionale

Anatomia di una caduta è l’opera di una grande regista

Arriva in sala un film sorprendente, appassionante e femminista, ma anche sfaccettato e pieno di colpi di scena come un thriller hitchcockiano, di cui in qualche modo porta con sé la precisione di regia e l’eleganza formale. Anatomia di una caduta della francese Justine Triet, Palma d’oro all’ultimo festival di Cannes e campione d’incassi in patria, è allo stesso tempo un film giallo, intimista e processuale. Un’opera di alto livello sull’ambiguità del reale, intrisa però di uno sguardo e di un vero sentire umano. (…) 

Reinventando il film processuale, la regista ne fa anche un’opera di metacinema, facendo ascoltare o riascoltare da punti di vista diversi momenti di vita, tutti intimi, che corrispondono sempre, in questo film che comincia con una morte fuori campo, a quello che era fuori campo, visivo o audio che sia. In questo modo il cinema intimista, tipico della Francia, è destrutturato, così com’è destrutturata, vivisezionata, l’esistenza della protagonista. E quella di suo figlio, Daniel. Amplificata dai mezzi di informazione, la lettura univoca dell’accusa è a sua volta destrutturata e vivisezionata.

Così, quel che (ap)pare acquisito e difficilmente confutabile è rimesso continuamente in discussione, in un senso o nell’altro, in un vortice, una girandola caleidoscopica che sorprende sempre lo spettatore. La pallina rimbalza, incessantemente, quasi fino alla conclusione. A quel punto non solo ci si accorge di aver assistito, sia in diretta sia in differita, a un grande film sull’infanzia rubata, violentata, traumatizzata (più volte), ma anche alla lotta estrema di un adolescente per riappropriarsi il più possibile di quanto stanno cercando di sottrargli. Un ragazzo cieco, ma che sarà determinante nell’aiutare tutti a vedere meglio, a vedere oltre. Lo sguardo esterno di Triet, non a caso, si concentra sui volti di madre e figlio.

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Institut français Italie - Sede di Firenze

Prezzo unitario 5,00 €

Prezzo per i soci 3,00 €

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