Scuola & formazione

IL Panthéon accoglie Missak Manouchian

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Conferenza di Gayane Tcharkhoutian

SEMAINE DE LA LANGUE FRANÇAISE ET DE LA FRANCOPHONIE
GIORNATE INTERNAZIONALI DELLA FRANCOFONIA

Nell’ambito del programma di storia alle classi 4 e 5 dei licei ESABAC

 martedì 19 marzo - ore 11 
“ll Panthéon accoglie Missak Manouchian”
Conferenza di Gayane Tcharkhoutian

 

 

 

 

Un approfondimento del percorso del poeta Missak Manouchian, immigrato armeno, eroe della Resistance:

Le spoglie dell’operaio, poeta, capo militare dei Ftp-Moi e di sua moglie sono state trasferite nel tempio laico della storia francese, Le Panthéon, il 21 febbraio 2024. E accanto ai due feretri ci sarà una targa con i nomi dei 23 condannati a morte al processo cosiddetto dell’Affiche Rouge, 22 fucilati 80 anni fa, il 21 febbraio 1944, dai nazisti.

Su volontà del Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, mercoledì 21 febbraio alle 18.30, le spoglie di Missak Manouchian e di sua moglie Mélinée entreranno solennemente al Panthéon di Parigi, dove risposano le grandi personalità della Patria. Poeta, ex-operaio di Citroën, Manouchian si rifugiò in Francia nel 1925, dopo avere scampato al genocidio armeno, nel 1943 si arruolò nella resistenza comunista contro l’occupante tedesco e i collaborazionisti di Vichy. Entrato nei gruppi armati dei Francs-tireurs et partisans - Main-d’œuvre immigrée (FTP-MOI) ne divenne presto uno dei leader, coordinando azioni di sabotaggio, attentati e agguati contro i gerarchi e le forze di occupazione naziste e i collaborazionisti francesi di Vichy, nell’area di Parigi.

Arrestato nel 1943, sarà fucilato dai tedeschi il 21 febbraio 1944 al Mont-Valérien, insieme a 22 dei suoi compagni di lotta. La moglie Mélinée riuscì a sfuggire alla cattura, trascorrerà tutta la sua vita in Francia, dove morì nel 1989.

In modo simbolico, con l’iscrizione dei loro nomi su una targa, faranno ingresso al Pantheon anche i suoi compagni di lotta, stranieri morti per la Francia al suo fianco. Fra loro, 5 italiani: Rino Della Negra, Spartaco Fontanot, Cesare Luccarini, Antoine Salvadori, Amedeo Usseglio.

Al gruppo Manouchian è dedicata un’indimenticabile poesia di Louis Aragon, « Strophes pour se souvenir » (1954), interpretata dal cantante Léo Ferré alcuni anni dopo con la canzone « l’Affiche rouge » (1959).

        

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