
giovedì 18 maggio ore 17
EVENTO SPECIALE NEAP
Proiezione alla presenza del regista
MEZZANOTTE
di GIUSEPPE CARRIERI
segue TALK PUBBLICO
“NAPOLI E IL CINEMA: ICI ET AILLEURS”
con GIUSEPPE BORRONE, GIUSEPPE COLELLA, MONICA MACCHI
ELVIO MANUZZI, PIETRO DE TILLA, SANDRA MILLOT
Il film
MEZZANOTTE di Giuseppe Carrieri
Cortometraggio, Documentario, ITA, 2018, 15’
Produzione: ITI G. Ferraris, in collaborazione con Associazione Ecole Cinema
“Miglior Regia Short” della sezione Young Talents for Cinema del Contest Orizzonti 2020.
SINOSSI. Peppe e Imma sono due adolescenti che vivono nello stesso rione della periferia napoletana. Costretto a trasferirsi in Germania per lavorare con lo zio, Peppe trascorre l’ultima serata a Napoli consegnando pizze a Scampia. In un appartamento in cui avvengono aborti clandestini, Peppe incontra Imma con la quale non aveva mai parlato davvero prima. Quest’incontro porterà entrambi a vivere una notte qualunque in modo indimenticabile.
“Mezzanotte” è un racconto breve che si nutre dei silenzi della periferia, e di volti sconosciuti che provano a ricongiungersi con il sogno. Il sogno della lontananza, che è tanto mistero intriso di grandi speranze, quanto di disorientamento e incertezza. Da Scampia al cuore di Napoli, e ancora più in là, si snoda la vicenda tipica di una adolescenza nascosta, quel mondo ignorato e sprecato che le grandi città a volte divorano, sputando via il nocciolo. È un piccolo grande viaggio tra due anime inquiete, che comincia con una finestra spalancata su un vuoto notturno e finisce, sempre di notte, con un orizzonte sterminato che mostra il grande cuore di una città illuminata. E difatti Mezzanotte è così. È un film che, al buio, illumina tutto. Illumina il destino, gli errori, comuni e irrisolvibili ansie per non essere mai infelici. È un omaggio alla capacità di questa città di distrarre, confondendo le origini e i pensieri. Una città figlia del disordine, che però ha anche una sua insolita pace.
Biofilmografia del regista
Regista, docente universitario, un po’ esploratore. Attratto dall’umanità dimenticata e dai paesaggi nascosti, coltiva nel cinema della realtà la sua principale forma di espressione. Nel 2013 con «In Utero Srebrenica» racconta le madri alla ricerca delle ossa dei propri figli vent’anni dopo il genocidio, guadagnando la nomination al David di Donatello e numerosi premi internazionali. Nel 2017 con «Hanaa» rappresenta il tema dei matrimoni precoci attraverso un film-viaggio in quattro paesi (India, Siria, Peru, Nigeria). «Le Metamorfosi» è il suo primo esperimento di docu-fiaba ambientato nella sua città d’origine, Napoli. Dal 2018 è docente del Laboratorio Avanzato di Regia Cinematografica dell’Università IULM di Milano e tutt’oggi collabora con diverse emittenti televisive nazionali e internazionali.