CINÉ CLUB 2023-2024
- ingresso libero fino ad esaurimento posti -
mercoledì 6 mar - ore 18.30
Anatomie d’une chute
di Justine Triet
con Sandra Hüller, Swann Arlaud, Milo Machado Graner, Antoine Reinartz, Samuel Theis
Francia 2023 / 150’ / vo sott. it.
Una donna è sospettata dell’omicidio del marito. Il loro figlio cieco dovrà affrontare un dilemma morale essendo l’unico testimone.
Il film ha ottenuto 4 candidature ai Premi Oscar, la Palma d’Oro al Festival di Cannes (4 candidature) e ha vinto 2 Golden Globes (7 candidature). Inoltre un premio ai BAFTA, 5 César (10 candidature), 3 Lumiere Awards (3 candidature), un premio sia ai British Independent, ai National Board (7 candidature) e ai Critics Choice Award, ed infine a Cahiers du Cinéma,
Inoltre ha ottenuto 4 candidature agli European Film Awards,1 candidatura a Spirit Awards e 1 candidatura a Goya.
SINOSSI. Sandra è una scrittrice che vive con il marito Samuel e il figlio non vedente Daniel in un remoto chalet di montagna sulle Alpi francesi. Quando Samuel muore in circostanze misteriose, Sandra viene accusata di omicidio e il processo mette a nudo la relazione tumultuosa che aveva con il marito, nonché la sua personalità ambigua. Le cose si complicano quando anche il giovane figlio arriva al banco dei testimoni. Interpretato da una straordinaria Sandra Hüller, il film, vincitore della Palma d’Oro all’ultimo Festival di Cannes, è un thriller psicologico che scava nei segreti di una famiglia e mette al centro un ritratto di donna provocatorio e fuori dagli schemi.
Justine Triet si è laureata all’École Nationale Supérieure des Beaux-arts di Parigi. I suoi primi film esplorano il posto dell’individuo all’interno di un gruppo. Il suo primo lungometraggio, La bataille de Solférino, è stato selezionato all’Acid di Cannes nel 2013 e nominato ai Premi César 2014 nella categoria Miglior Opera Prima. Victoria, il suo secondo lungometraggio, ha aperto la Settimana della Critica del Festival di Cannes nel 2016. Interpretato da Virginie Efira, il film è stato candidato a cinque premi César. Nel 2019 Justine Triet ha diretto Sybil, in selezione ufficiale al Festival di Cannes.
Dalla recensione di Francesco Boille, esperto di cinema: e fumetto su Internazionale:
Anatomia di una caduta è l’opera di una grande regista
Arriva in sala un film sorprendente, appassionante e femminista, ma anche sfaccettato e pieno di colpi di scena come un thriller hitchcockiano, di cui in qualche modo porta con sé la precisione di regia e l’eleganza formale. Anatomia di una caduta della francese Justine Triet, Palma d’oro all’ultimo festival di Cannes e campione d’incassi in patria, è allo stesso tempo un film giallo, intimista e processuale. Un’opera di alto livello sull’ambiguità del reale, intrisa però di uno sguardo e di un vero sentire umano. (…)