#2017: Culture Migranti - due giorni di scambio

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« Culture migranti », due giorni di scambio sul tema
della cultura al servizio dell’integrazione dei migranti

                                    

Tre istituti culturali europei di Napoli – Institut français, Goethe-Institut e Instituto Cervantes, all’interno della rete EUNIC Naples – si sono associati, con l’associazione Dedalus e la Fondazione Made in Cloister, per organizzare due giornate d’incontro e di scambio, battezzate “Culture migranti”, consacrate al ruolo dell’accompagnamento culturale e delle attività creative nell’integrazione delle persone migranti, in particolare i giovani.

 

 

Venerdì 19 maggio, una tavola rotonda che associava Dedalus e i rappresentanti di  altre tre strutture di accoglienza e d’accompagnamento culturale dei migranti venuti dalla Germania, dalla Spagna e dalla Francia, ha permesso uno scambio di esperienze e di buone pratiche e di avviare possibili collaborazioni tra attori europei delle imprese sociali. È stata introdotta dal sindaco Luigi De Magistris, che ha patrocinato l’evento. Il socio francese invitato era l’associazione Singa, che opera per l’inserzione dei giovani migranti attraverso l’arte e la cultura da una parte, e sostiene la creazione di progetti imprenditoriali dall’altra.

Parallelamente, artisti invitati dai tre istituti hanno animato dei workshops creativi implicando ciascuno una quindicina di giovani – stranieri o italiani – accolti dall’associazione Dedalus, allo scopo di produrre uno spettacolo finale nell’ambito di una serata festiva aperta al pubblico in conclusione degli incontri “culture migranti”. L’invitato d’onore della serata era la cantante tunisina M’Barka Ben Taleb, che vive a Napoli. I tre artisti invitati erano anche loro venuti dall’immigrazione al fine di dare alla loro riuscita un valore d’esempio per i giovani partecipanti. Gli istituti Goethe e Cervantes avevano invitato, rispettivamente, un rapper di origina gambiana, Babou Bojang, e un pittore di origina venezueliana, Dario Alvarez Basso. L’invitato dell’Istituto francese era la ballerina d’afro-house Nadeeya, originaria del Camerun, che presiede all’associazione di giovani ballerini Wynkl, ospitata al Centquatre di Parigi.

Lo spettacolo finale ha incantato un pubblico numeroso e vario, illustrando il potenziale della cultura come potente modo d’integrazione e d’incontro sociale. L’esperienza ha anche permesso di sottolineare il contributo che può portare un migrante alla costruzione della società e di aiutare i giovani partecipanti a prendere coscienza delle loro capacità di realizzazione.

 

Guarda il video CULTURE MIGRANTI su youtube