Teatro

#NTFI18: Dans la peau d'un magicien

Condividilo!
organizzato nell'ambito di:


14, 15 giugno ore 20 - Galleria Toledo
durata 1 ora e 15 min
lo spettacolo è suggerito a un pubblico di età superiore a 16 anni

 

ideazione e interpretazione Thierry Collet
regia Éric Didry
scenografia Élise Capdenat
disegno luci Sylvie Garot
assistita da Luc Jenny
ideazione suono Manuel Coursin
direttore di scena e costruttore Patrick Muzard
costruttore magico Christian Cécile

 

«Ho cominciato a fare magie a 7 anni, l’età della ragione, come si dice. Ed ho subito capito che lo avrei fatto per tutta la vita. Oggi ne ho 50 e sono un mago di professione. Nel corso di questo spettacolo vorrei evocare i momenti importanti in cui la pratica dell’illusionismo si lega alla mia storia intima, indagare ciò che mi qualifica come mago e ciò che mi definisce come essere umano».

Attraverso questa nuova creazione, Thierry Collet mescola racconti di vita e trucchi di magia per evocare il mondo interiore del prestigiatore. Invita gli spettatori a un incontro molto personale, svelando loro la sua passione per la magia, esponendo il percorso iniziatico che lo ha portato a farne un mestiere. Thierry ritorna sulle esperienze fondatrici e le “grandi illusioni” che hanno costellato il suo percorso, l’ossessione di una pratica gestuale e corporale esigente basata sulla sfida, il desiderio di confrontarsi costantemente con l’impossibile, il gusto per il segreto e la menzogna, il bisogno di costruire un mistero per il proprio pubblico. Essere prestigiatori è un mestiere, ma è prima di tutto uno stato dell’essere, una percezione particolare delle cose, un interesse per i difetti, le anomalie…
Negli spettacoli precedenti, Thierry aveva un atteggiamento volontariamente pedagogico. La magia era allora al servizio di una tematica, di uno scopo. Conduceva gli spettatori ad interrogarsi sulle manipolazioni in atto nella nostra società attivando il loro senso critico.
Questo nuovo spettacolo propone invece un’altra prospettiva, più sensibile e intima: trasmettere e condividere il particolare sguardo del prestigiatore sul mondo e su se stesso. Lo spettacolo racconta il periodo di apprendimento negli anni ’80 e ’90. Thierry racconta i primi congressi di magia, la scoperta di questo ambiente molto maschilista e machista – le rare donne presenti sono le mogli che vengono tagliate a pezzi – evoca la trasmissione dei segreti – che si vendono o si rubano – e la necessità di esercizi costanti. Dopo molti spettacoli di mentalismo, Thierry approda a una magia incentrata sull’abilità, l’impegno del corpo e del gesto, la gestione di una situazione di pericolo.

per saperne di pu vai sul sito NTFI 2018