Arti visive

MANIFATTURE: COLLEZIONI E CREAZIONI

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Sèvres e Ginori, due realtà a confronto
organizzato nell'ambito di:

MANIFATTURE: COLLEZIONI E CREAZIONI

martedì 08 ottobre 2019 (18:00)

“Manufatti e creatori, commissioni pubbliche o private?”  

Questa conferenza affronta il tema della creazione nel corso del tempo in un contesto ben preciso, quello delle manifatture, mettendo a confronto due realtà tra le più importanti al mondo: Sèvres e Ginori.

Storicamente è la porcellana cinese a suscitare un’emulazione in Europa: gli scienziati si lanciano nella ricerca del famoso processo che permette di ottenere queste ceramiche cosi  bianche e fini. A Meissen in Sassonia che si trova un giacimento di caolino che consente l’apertura della prima manifattura di porcellana in Europa nel 1710, sotto l’egidia di Augusto il Forte, principe elettore. Meissen è presa a modello delle numerose manifatture che apriranno in tutta l’Europa durante l’Illuminismo. Tra le più famose, la manifattura di porcellana di Sèvres in Francia, inaugurata sotto l’impulso di Luigi XV e dalla sua favorita, la marchesa di Pompadour, nel 1740. Nello stesso tempo, in Italia, non tanto lontano da Firenze, il marchese Carlo Ginori ordinava a Doccia la fondazione di una manifattura di porcellana nel 1735. 

Queste due manifatture, pur essendo oggi diventate musei, continuano a creare nuovi pezzi. Mantengono una posizione di spicco nell’arte contemporanea, infatti i laboratori di Sèvres sono presenti alla FIAC (Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea). Nel 1923 la direzione artistica della Manifattura di Ginori è affidata al famoso architetto e designer, Gio Ponti (1891-1979), a cui il Musée des Arts Décoratifs di Parigi  ha dedicato recentemente una mostra (fino al 5 maggio 2019). 

La conferenza è quindi l’occasione di identificare chiaramente il legame tra creatori e committenti incarnato da una manifattura. L’Institut français de Florence; che conserva due vasi di Sèvres, ha pensato di invitare la manifattura di Sèvres a quest’incontro. La procellana illustra anche il nesso stretto tra uso quotidiano (vaso, piatti…) e opera d’arte, riaffermati dal design nel 900.

 

Interventi

  • Sonia Banting

Laureata all’Ecole du Louvre in «Architettura e arredamento di grandi dimore», titolare di un master in storia dell’arte dedicato ai «Vasi nell’architettura francese del XVII secolo», Sonia Banting è, dal 2016, responsabile delle collezioni di ceramiche dal 1800 al 1945 nella Cité de la Ceramique, Sèvres e Limoges. È stata co-curatrice della mostra itinerante «Tre secoli di eleganza, manifattura di Sèvres» organizzata in Cina nel 2016, della mostra «Reinventare l’altrove» all’Espace Musées de Paris Aéroport nel 2016- 2017 e assistente del curatore per «300 anni di creazione a Sèvres», mostra itinerante in Giappone nel 2017-2018

  • Olivia Rucellai.

Ricercatrice e storica dell’arte indipendente, il suo principale ambito di ricerca è la  ceramica italiana dei  secoli XIX e XX . Contribuisce regolarmente a pubblicazioni sulla storia della ceramica e ha collaborato alla curatela di mostre, tra le quali:  Il Risorgimento della maiolica italiana:  Ginori e Cantagalli e  Gio Ponti e la Richard-Ginori. Una corrispondenza inedita.
Ha inoltre co-curato il catalogo delle ceramiche di Gio Ponti nella collezione del Museo di Doccia.
È stata conservatrice del Museo di Doccia dal 2002 fino alla sua chiusura nel 2014.
Dal 2012 è vicepresidente dell’Associazione Amici di Doccia (www.amicididoccia.com) della  cui rivista di studi  - i Quaderni -   si occupa dal 2007  come membro del comitato scientifico e dal 2011 anche del comitato di redazione

  • Sophie Dumas-Bouilhet

Commissaire de l’exposition «Tutto Ponti, Gio Ponti archi-designer» al Musée des Arts Décoratifs de Paris, è autrice del libro «Gio Ponti. Archi-designer.» Ediz. 2018.
Considerato uno dei più influenti architetti e designer del ventesimo secolo, Gio Ponti (1891-1979) fu un progettista poliedrico e prolifico, interessato tanto alla produzione industriale quanto all’artigianato, capace di rivoluzionare l’architettura del dopoguerra aprendo la strada a una nuova concezione del modo di vivere. Questo libro ripercorre la sua carriera dal 1921 al 1978, mettendo in evidenza i molti ambiti cui si è applicato, dall’architettura al design industriale, dai mobili all’illuminazione, dall’editoria alle incursioni nei settori del vetro, della ceramica e dell’oreficeria. Più di 500 pezzi tracciano questo viaggio multidisciplinare attraverso progetti, interventi in case private ed edifici pubblici (università, cattedrali), mobili e arredi, mostrando la mente creativa di questa figura leggendaria della scena italiana, la cui generosità ed entusiasmo hanno stimolato i suoi contemporanei e ancora ispirarono le nuove generazioni di designer e architetti.

  • Coordina Silvio Balloni, Archivio Ginori

 



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