Dibattiti

Dialogo con Hamedine Kane, artista residente a Villa Medici

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Nell'ambito del Black History Month Florence 2024

Mercoledì 21 febbraio, ore 19: Dialogo con Hamedine Kane, artista residente a Villa Medici.

  • L’incontro è moderato da Mistura Allison, storica dell’arte - laureata in Storia dell’Arte e Architettura all’Università di Reading. Magistrale in African Studies e Heritage a UCL - curatrice, gallerista ed editrice/fondatrice di Ashiko Magazine.
  • Nell’ambito del Black History Month Florence  2024
  • c/o Il Centro di ricerca The Recovery Plan (BHMF), Via Santa Reparata 19 rosso

Hamedine Kane (Mauritania, 1983) è un artista e regista senegalese che vive tra Dakar, Bruxelles e Parigi. Il suo lavoro si concentra sull’esilio, sul vagabondaggio, sull’eredità e sulla consapevolezza che nasce dalle esperienze politiche post-indipendenza di alcuni paesi africani. Mette in discussione la loro storia recente, in particolare quella del Senegal, e racconta i suoi sconvolgimenti e le sue aspirazioni intorno alle nozioni di afro-nostalgia e afro-utopia. Hamedine Kane è anche interessato all’influenza della letteratura africana, afroamericana e afrodiasporica sugli impegni politici, sociali e ambientali; ha recentemente partecipato a numerosi festival e biennali in Francia e a livello internazionale come le Biennali di Dakar e Berlino nel 2022, la Biennale Momenta nel 2021, la Biennale di Taipei nel 2020 e a numerose mostre nell’ambito della stagione Africa2020 in Francia.

A Villa Medici, dove è artista residente, Hamedine Kane sta sviluppando un progetto di ricerca attorno a tre grandi scrittori neri americani esiliati a Parigi nella seconda metà degli anni Quaranta: Richard Wright, Chester Himes e James Baldwin. Il suo progetto si configura come una ricerca-azione secondo la modalità dell’indagine speculativa attenta alla «conoscenza situata», e si basa sulle testimonianze di ricercatori, critici letterari, editori, storici, teorici, geografi, specialisti della città, guide turistiche nonché di albergatori, residenti e gestori di luoghi dove vivere e fare festa. Seguendo quella che l’antropologa Anna Tsing chiama «l’arte dell’osservazione», questa composizione di testimoni costituirà la base di un lavoro in cui Kane promuoverà le storie del cosiddetto romanzo di protesta specifico dei tre scrittori, attento all’esperienza della violenza vissuta e subita che si esprimono nelle loro opere.

  • A questo LINK il programma completo della nona edizione del Black History Month Florence.