In occasione dell’uscita di La Società automatica, Meltemi, 2019
Bernard Stiegler e Pierfrancesco Romano, caporedattore di Internazionale
L’automazione integrata è il risultato principale di quella che viene chiamata «l’economia dei dati». Organizzando processi di feedback alla velocità della luce (attraverso i social network, oggetti comunicanti, chip RFID, sensori, azionatori, calcoli intensivi su dati di massa chiamati big data, smart city e robot di ogni tipo) tra consumo, marketing, produzione, logistica e distribuzione, la reticolazione generalizzata implica un drastico declino dell’occupazione in tutti i settori - dagli avvocati agli autisti, dai medici ai magazzinieri - e in tutti i paesi.
L’automazione completa e diffusa fu largamente anticipata - in particolare da Karl Marx nel 1857, da John Maynard Keynes nel 1930, da Norbert Wiener e Georges Friedmann nel 1950, e da Georges Elgozy nel 1967. Tutti questi pensatori vi vedevano la necessità di un cambiamento economico, politico e culturale radicale. È giunto il momento di questo cambiamento.
Organizzato da: Luisa Ciffolilli e Chiara Nielsen, Festival Internazionale Ferrara, Clarissa Greta Gibella, Meltemi Edizioni, con il sostegno di Institut français Italia
- Bernard Stiegler è un filosofo francese tra le voci più interessanti e brillanti del pensiero contemporaneo. La sua riflessione si concentra sul tempo presente, sulle trasformazioni sociali, politiche, economiche e psicologiche innescate dallo sviluppo tecnologico (Dans la disruption: Comment ne pas devenir fou ?, Les liens qui libèrent éditions, 2016). Fondatore del gruppo di ricerca Ars industrialis, dal 2006 dirige l’Istituto di ricerca e innovazione del Centro Pompidou a Parigi. Tra i libri pubblicati in Italia: Ecografie della televisione (Raffaello Cortina Editore, 1997), Platone digitale. Per una filosofia della rete (Mimesis, 2015).