Cinema & audiovisivo

Aïssa Maïga, Regard noir

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Festival Cinema e Donne

Festival Cinema e Donne

GIOVEDì 24 NOVEMBRE 2022, ORE 18:30

Aïssa Maïga presenta Regard noir (Francia, 2021)

Di Isabelle SimeoniAïssa Maïga

Con Ava DuVernayRyan CooglerNadège Beausson-Diagne

 

Regard noir ci invita energicamente a sostenere il cambiamento dell’immaginario e magari anche della società intera.

 

Testo di Maresa d’Arcangelo

Anna Karina, la musa inquieta di Godard, a Firenze presentando un suo film  al Festival di Cinema e Donne, ci diceva che prima o poi le attrici sono curiose di passare dall’altra parte della macchina da presa e prendere in mano il gioco del cinema. Se non lo fanno è solo per paura o per pigrizia che tradiscono il sogno segreto.

Per Aïssa Maïga è tutta un’altra storia. La bella e popolare attrice si è fatta regista per una urgenza di presa di parola per sé e per le altre donne cittadine d’Europa o d’America ma con una origine africana che si legge nel colore della pelle e che spesso significa discriminazione sottile o anche esplicita.

Nata a Dakar da genitori maliani e senegalesi Aïssa Maïga è arrivata a quattro anni in Francia, ha studiato recitazione a Parigi, ha lavorato presto in teatro e ha debuttato poco più che ventenne nel cinema. Il successo è arrivato nel 2006 con il ruolo di protagonista nel film Bamako, del regista mauritano Abderrahmane Sissako, con cui ha conquistato pubblico e critica. Da allora ha lavorato in molti film, e con molti. importanti registi. in Italia con Cristina Comencini  in Bianco e nero. È un volto molto noto della televisione francese. Ha interpretato di tutto, dalle commedie ai polizieschi seriali.

Si è da tempo convinta che per avere dell’Africa informazioni di prima mano, non stereotipate occorre dare spazio a giornalisti e blogger africani, soprattutto donne e partecipa attivamente ad iniziative di formazione e appoggio per il raggiungimento di questo scopo. Ma il motore principale del passaggio alla regia resta l’esperienza personale di cittadina europea e di attrice affermata che conosce la resilienza e la forza delle donne nere quando, in vari ruoli, lavorano nel cinema.

Nel 2018   ha pubblicato Noire n’est pas mon métier per le Editions du Seuil, un saggio collettivo che raccoglie le testimonianze e le riflessioni di attrici francesi nere o meticce.  Da questo saggio, che ha suscitato molto interesse, ha tratto l’idea di Regard Noir il documentario che allarga il tema oltre i confini francesi. Il panorama comprende Stati Uniti e Brasile. Se la Francia è un paese multietnico, il suo cinema non riflette questa realtà. Gli Stati Uniti certamente non hanno risolto il problema se tra i loro primati vantano il movimento più organizzato di donne che si battono per l’inclusione delle attrici non bianche in cinema e televisione. In Brasile sono pochi i talenti non bianchi che emergono, anche se neri e meticci sono il 54 per cento della popolazione.

Aïssa Maïga ci conduce, con un documentario road movie, alla ricerca di iniziative di inclusione per le possibili diversità del cinema. Si va dai flash mob sul tappeto rosso del Festival di Cannes, sino alle spiagge di Copacabana, ai grattacieli di San Paolo, passando da Los Angeles dove si ritrova per manifestare la nuova Hollywood nera. Da New York torniamo a Parigi. L’attrice e regista francese incontra talenti, creatori di cinema ed esperti. Tutti forniscono la loro testimonianza ed espongono  proposte d’azione.  Incontriamo protagoniste del cinema di almeno due continenti, l’attrice combattente Adéle Haenel, la regista combattente Ava Du Vernay, la star brasiliana Tais Araujo, le attrici Firmine Richard, Nadége Beausson Diagne, Sonia Rolland e molte altre che espongono il loro punto di vista.  

Regard noir ci invita energicamente a sostenere il cambiamento dell’immaginario e magari anche della società intera.

Aïssa Maïga ha ricevuto, quest’anno, il premio Sigillo della Pace del Comune di Firenze per Marcher sur l’eau, prezioso esordio nel lungometraggio tra documentazione e finzione sul problema dell’approvvigionamento idrico nei villaggi africani, in stretto rapporto col cambiamento climatico.
 

Ingresso libero senza prenotazione, fino ad esaurimento posti disponibili

Info sul festival: iwfffirenze.it/