14 luglio "diversi"

Partagez !

Cari amici,

Questo, oggi, è non solo per me, ma anche per il Consolato Onorario di Francia a Firenze e per tutto l’Institut français Firenze, un modo assolutamente nuovo di ritrovarci per celebrare la nostra amicizia. Ecco perché vi propongo di rivolgerci alla storia.

Dal 1880, il 14 luglio è Festa nazionale e rappresenta un momento significativo di raduno, commemorazione e festa. Ci sono “14 luglio” straordinari che hanno segnato la storia di Francia e che vorrei condividere con voi.

Il 14 luglio 1886, per la prima volta, una donna sfila con i soldati: è la cantiniera del primo battaglione del 131esimo reggimento di fanteria di linea, attiva durante la guerra di Crimea, Marie Vialar, che, in quella circostanza, marcia insieme al suo reggimento davanti alle autorità militari.

Il 14 luglio 1912, la strada diviene un luogo di socialità popolare, che la gente ha fatto proprio. La strada si trasforma in palcoscenico di danza, e terrazze e sedie accolgono il pubblico. Questo 14 luglio si manifesta come un giorno di autentica festa popolare durante il quale, come per la tradizionale sfilata militare, lo spazio pubblico è ripreso in mano dal popolo.

Il 14 luglio 1919, la celebrazione fa eco alla Grande Guerra che si è conclusa da pochi mesi. La mortalità di massa, le tracce visibili della guerra su uomini e cose portarono la popolazione a preferire commemorazioni intime rispetto ai grandi cortei nazionali. Tuttavia, il 14 luglio 1919 offrì una manifestazione di rara intensità.

Il 14 luglio 1936, la celebrazione vide riunite la dimensione nazionale e la dimensione sociale. Se, come è tradizione, una sfilata militare scende gli Champs-Élysées, le manifestazioni interessano questa volta i grandi luoghi parigini del mondo del lavoro, anche in memoria del giuramento di costituzione del Fronte Popolare pronunciato esattamente un anno prima.

Il 14 luglio 1989, è il bicentenario della rivoluzione francese. Oltre alla tradizionale sfilata militare sul viale conosciuto in tutto il mondo, il 14 luglio 1989 è oggetto di una sfilata con sfumature barocche. Uno spettacolo chiamato «La Marseillaise » e diretto da Jean-Paul Goude, riunisce sugli Champs-Elysées 800 000 persone.

L’anno scorso, eravamo tutti insieme in Piazza Ognissanti che aveva assunto lo spirito e i colori della Francia. Abbiamo ballato, suonato, cantato e parlato in piazza. Quest’anno, anche se siamo riuniti per una commemorazione piuttosto intima in osservanza delle vigenti norme sanitarie, è attraverso la tecnologia che possiamo condividere questo momento con la comunità intera.

Il 14 luglio 2020 è un “14 luglio” molto particolare anche per tutti i comuni di Francia, per Parigi e l’estero, perché fa parte di un periodo senza precedenti, che ci ha segnato tutti e che ha chiesto a tutti di reinventarsi. Non mi soffermerò sull’analisi di una situazione che stiamo ancora vivendo, se non per ricordare che da cinque mesi il Consolato onorario di Francia a Firenze e l’Istituto francese di Firenze si sono mobilitati a fianco della comunità francese, del pubblico, degli studenti italiani, dei lettori e degli amici della Francia per ascoltare, orientare, informare sulle condizioni sanitarie e sugli obblighi legati alla crisi, ma anche per mantenere le attività linguistiche e culturali dell’Istituto che sono apparse più che mai necessarie durante il periodo di confinamento.

Vorrei ringraziare l’intera équipe del Consolato e dell’Istituto, in particolare il gruppo di insegnanti che si è subito mobilitato e intensamente impegnato nelle nuove forme di apprendimento a distanza. Ringrazio vivamente tutta l’équipe amministrativa che è riuscita a sostenere le attività, mantenendo contatti e collegamenti con il pubblico, nonostante la distanza. Saluto l’impegno e la dedizione di Sophie Roche, la mia collega del Consolato, che ha partecipato attivamente alle hotline istituite dall’Ambasciata per rispondere nel modo più efficace possibile alle tante richieste dei cittadini sia francesi che italiani.

Saluto l’intera comunità che ha potuto oggi unirsi a noi tramite la trasmissione in diretta realizzata tramite i social media. Alla fine dei discorsi, ascolteremo i due inni nazionali, l’inno di Mameli e La Marseillaise, nonché l’inno europeo, eseguiti alla fisarmonica da Victor Chistol.

Infine, ringrazio le istituzioni che sono rimaste in contatto con noi durante l’emergenza
e che hanno collaborato a varie iniziative. Ringrazio le autorità sia per la loro presenza, durante il periodo che abbiamo appena attraversato, sia per la loro presenza oggi, che manifesta il legame estremamente forte che esiste tra Francia e Italia, Francia e Firenze.

 

Manon Hansemann, Console delegata di Francia a Firenze

14 juillet 2020