Nell’ambito del Focus su Jacques Audiard torniamo su uno dei suoi grandi successi: Un Prohète I Il Profeta
Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2009, nove César nel 2010 (tra cui quello per il miglior film) e la candidatura come miglior film straniero agli Oscar: il quinto, potentissimo film di Audiard è un romanzo criminale sulla realtà sociale dell’Europa feroce e multietnica di oggi. Malik (Tahar Rahim) ha 19 anni, è un franco-marocchino e viene condannato a sei anni di prigione. Giovane e fragile, ma estremamente intelligente nonostante sia analfabeta, Malik inizia a svolgere “missioni” per un gruppo di detenuti corsi capeggiati dal boss César Luciani (Niels Arestrup), che ha imposto la propria legge all’interno del carcere. Con il passare del tempo, il ragazzo si guadagna la loro completa fiducia, riuscendo ben presto a sfruttare la situazione a proprio vantaggio e a tessere una sua rete di relazioni che sfugge al loro controllo.
