Cinema & audiovisivo

PETIT PAYS. DI ERIC BARBIER (2020)

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CINEMA

PETIT PAYS. DI ERIC BARBIER (2020)

Journée de la mémoire des génocides et de la prévention des crimes contre l’humanité

Con Jean-Paul Rouve , Isabelle Kabano , Varga Veronika. V.O. sott. It. Dramma. (95 min).

Lunedì 29/01 ore 17:00

Recensione di Sophie Benamon, Première.fr.

Dopo aver portato sullo schermo La promessa dell’alba di Romain Gary, Eric Barbier si confronta con un’altra infanzia, quella raccontata da Gaël Faye in Petit Pays. L’azione del romanzo inizia nel 1992, tra i giochi di un bambino di dieci anni, Gabriel, cresciuto in Burundi tra padre francese e madre ruandese. Il regista trascrive attraverso bellissime scene i sapori di un paradiso perduto e riesce a tradurre la raffinata scrittura di Gaël Faye sulla vita quotidiana a Bujumbura in autentici momenti di Storia. Ma questo gioioso inno all’infanzia si trasformerà gradualmente in un incubo. Ed è all’altezza di un bambino, quasi sottratto alla sventura, che viviamo, come l’eroe Gabriele, il genocidio ruandese, quando, accompagnato dalla giovane sorella, comincia a sentire gli attacchi della follia omicida in atto. Jean-Paul Rouve interpreta il padre. Ed eccelle in un registro ambivalente che dà colore a un personaggio abbastanza taciturno. Il successo di Petit Pays deve molto alla sua energia. Di fronte a lui, Isabelle Kabano interpreta, con rara sensibilità, una madre completamente fratturata dall’interno. Stretta tra l’esilio forzato e la vita con i suoi figli, si consumerà davanti ai nostri occhi di fronte a una scelta impossibile. Petit Pays è uno schiaffo ai film hollywoodiani sulle guerre africane, pieni di immagini di violenza. Qui Lo schiaffo è ancora più grande, quando lo spettatore, come l’eroe, si rende conto della portata dell’orrore.

Institut français Italie - Sede di Firenze

Prezzo unitario 5,00 €

Prezzo per i soci 3,00 €

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